Il Martinsloch: un’impressionante finestra nella roccia delle Alpi

Due volte all'anno il sole irrompe attraverso un foro in una montagna della Svizzera orientale e, come un gigantesco riflettore, illumina brevemente la chiesa del villaggio di Elm. Il Martinsloch (buco di Martin) entusiasma non solo geologi e fotografi, ma anche l'economia locale.
“È uno spettacolo magico quando il sole proietta i suoi raggi attraverso il Martinsloch sulla torre della chiesa tardogotica di Glarona poco prima dell’alba vera e propria”, scrive l’ufficio turistico di ElmCollegamento esterno. “L’evento dura solo cinque minuti, poi il sole scompare e poco dopo sorge sul Tschingelhörner”.
Lo Tschingelhörner è una catena di cime montuose al confine tra i cantoni Glarona e Grigioni. Fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO “Arena tettonica svizzera di SardonaCollegamento esterno”, dove strati rocciosi di circa 280 milioni di anni si sono sollevati su strati rocciosi più giovani.
Elm, un grazioso villaggio di circa 600 abitanti (e luogo di nascita e di residenza della leggenda dello sci Vreni Schneider), si trova sul lato glaronese di questo gioiello geologico. Il paesaggio alpino è molto apprezzato da escursionisti e sciatori, ma due volte all’anno, in primavera e in autunno, Elm si apre ai visitatori desiderosi di assistere a un fenomeno naturale indimenticabile.
Per otto giorni – tempo permettendo – il sole splende brevemente attraverso il Martinsloch, una finestra di roccia triangolare alta 22 metri e larga 19, e illumina diverse parti di Elm (in realtà il sole splende attraverso la finestra di roccia per più di un mese, ma per vederlo bisogna uscire dal villaggio). Tuttavia, sono le due mattine in cui il sole colpisce la chiesa nella piazza principale a entusiasmare tutti.

Quest’anno è accaduto il 12 e il 13 marzo, rispettivamente alle 8:53 e alle 8:50 del mattino. Si ripeterà (si spera) il 29 e 30 settembre, alle 9:29 e alle 9:32.
Se c’è un po’ di foschia, un raggio di sole di 4,7 km proietta su Elm un cerchio di luce largo una cinquantina di metri, che si muove attraverso il villaggio a circa 32 cm al secondo.
>> Questo video vi aiuterà a orientarvi:
L’ufficio turistico di Elm spiega dove e quandoCollegamento esterno si può vedere il sole attraverso il Martinsloch, con luoghi che includono vari hotel, il Vreni Schneider Sport e, naturalmente, la piazza principale. Tutti i punti di osservazione principali sono segnalati ed esperti ed esperte sono a disposizione per fornire “spiegazioni emozionanti”.
Fenomeni astronomici
Le aziende locali sanno riconoscere una buona opportunità quando la fiutano. Le specialità regionali – birra, formaggio, carne, torte – sono offerte negli stand, e l’Hotel Elmer ha persino un “pacchetto evento solare”, che comprende una camera con balcone affacciato sulla montagna e un “menu Martinsloch a tre portate”

Occasionalmente anche la luna e alcuni pianeti possono essere visti attraverso il Martinsloch – un’esperienza che “non è meno impressionante” della vista del sole, sottolinea l’ufficio turistico di ElmCollegamento esterno. Il prossimo evento lunare al Martinsloch è il 5 ottobre, quando la luna piena brillerà direttamente sulla guglia della chiesa.
Inoltre, ogni 19 anni il sole e la luna pienaCollegamento esterno attraversano il Martinsloch nello stesso giorno. Segnate in agenda il settembre 2039.
Lite con un gigante
Ma quali sono le origini del Martinsloch? Secondo la leggendaCollegamento esterno più diffusa, un pastore, Martin, stava accudendo i suoi animali sul versante di Elm.
“Un giorno, un gigante di Flims attaccò il suo gregge e cercò di rubare alcune delle sue pecore”, spiega un sito turistico di FlimsCollegamento esterno. “Tuttavia, Martin difese valorosamente i suoi animali e il gigante fuggì. Martin scagliò il suo bastone contro il gigante, ma lo mancò e colpì il Tschingelhörner. Si udì un potente boato e uno schianto, e un immenso fiume di rocce si riversò a valle. Una volta che la polvere si fu depositata e la calma fu ristabilita, si poté vedere un buco di forma triangolare nella parete rocciosa, che da allora in avanti sarebbe stato conosciuto come il Martinsloch”.
Secondo la geologia,Collegamento esterno “nel Martinsloch si intersecano due zone deboli: una fascia scura di roccia flysch suscettibile di erosione e una fessura nel calcare. Ciò ha permesso alla roccia di quest’area di essere erosa più rapidamente, creando il Martinsloch”.

Pericolo di erosione
Ma l’erosione potrebbe portare alla fine del buco? Lo scorso ottobre Hans Rhyner, abitante di Elm, ha fatto una pausa durante il mercato del formaggio e ha guardato il Tschingelhörner. Gli è sembrato diverso, così ha chiesto ad altri, che gli hanno dato ragione. “Il corno non è più come prima”, ha detto.
È emerso che tre giorni prima, la mattina del 3 ottobre, un terremoto di magnitudo 2,2 aveva innescato una frana, facendo precipitare dalla montagna circa 100’000 metri cubi di rocciaCollegamento esterno. “È sicuramente una delle più grandi frane degli ultimi anni, un evento enorme”, ha dichiarato alla televisione pubblica svizzera SRF Thomas Buckingham, geologo dell’Arena tettonica di Sardona.
>> Questa animazione dell’Arena tettonica di Sardona mostra come potrebbe essere avvenuta la frana:
Ci è mancato poco. La zona situata in diagonale sopra il Martinsloch, sul Tschingelhörner, è nota da anni per la sua instabilità e le frane. Il Martinsloch rischia dunque di scomparire? Non secondo Thomas Buckingham, secondo il quale la roccia che è caduta era di natura completamente diversa da quella delle aree intorno al Martinsloch.
Le reazioni alla caduta di massi variano dal felice al sardonico al filosofico. “Finalmente una buona notizia: è così che si tengono lontani i TikToker dalla montagna”, ha scritto un lettore di 20MinutenCollegamento esterno. “Non ho mai voluto andarci comunque. Se voglio vedere i buchi, guardo i miei calzini”, ha dichiarato un altro.
Un terzo ha concluso che “il Martinsloch è stato creato da faglie geologiche e scomparirà di nuovo nello stesso modo – questa è la natura”.
Articolo a cura di Samuel Jaberg/ds
Traduzione di Marija Milanovic

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