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Perché la storia di Heidi incanta ancora i bambini di tutto il mondo

bambino e bambina
Una scena della serie Heidi degli anni Settanta. Keystone

Un autore del New York Times descrive con stupore l'entusiasmo per Heidi di suo figlio di otto anni. La scrittrice svizzera Johanna Spyri ha scritto un classico che, 145 anni dopo, continua a toccare i cuori dei bambini e delle bambine, anche se vivono lontano dalle Alpi svizzere.

Un po’ di preparazione non può far male, pensò Dave Kim, redattore del supplemento letterario del New York Times. Dei parenti si erano appena trasferiti dagli Stati Uniti a Ginevra e la famiglia di Kim aveva in programma di visitare la Svizzera.

Mentre cercava un libro per bambini per il figlio di otto anni, che potesse prepararlo un po’ al Paese sconosciuto in cui sarebbero andati in vacanza, si imbatté nelle storie di Heidi di Johanna Spyri. Sapeva che era un classico, ma poco altro. “Non le avevo mai lette”, ci racconta al telefono da New York. Per lui, la letteratura svizzera erano prima di tutto Robert Walser e Max Frisch.

A differenza del padre, il figlio non è un topo di biblioteca; preferisce il baseball e i video di YouTube e fino a poco tempo fa la lettura non era di certo il suo passatempo preferito. Di conseguenza, le speranze di Dave Kim di farlo interessare al libro erano ridotte. E poi accadde ciò che lui chiama un autentico “miracolo”.

Il ragazzo di New York non riusciva più a staccarsi dalle pagine che descrivono le avventure nelle montagne svizzere di questa giovane amante della natura. In un divertente articolo Collegamento esternopubblicato sul New York Times, Dave Kim descrive l’entusiasmo dell’escursione padre-figlio nel villaggio di Heidi a Maienfeld, nei Grigioni. Lì la storia della bambina prende vita.

All’inizio, l’uomo ha letto al figlio, la sera prima di andare a dormire, una versione disponibile gratuitamente su Internet, senza grandi aspettative. “Pensavo che non gli interessasse”, racconta. Ma al contrario, il ragazzo lo esortava continuamente a continuare a leggere. Così, prese in prestito un’edizione illustrata dalla biblioteca locale, una traduzione più moderna, che suo figlio continuò a leggere da solo.

cartello
Il villaggio di Heidi, a Maienfeld, nei Grigioni, viene visitato ogni anno da decine di migliaia di turisti. Keystone

Anche sua moglie non riusciva a credere ai suoi occhi. In macchina, il bambino di otto anni ascoltava gli audiolibri. Heidi era onnipresente, mentre il padre era perplesso. “Mi chiedevo: cosa lo affascina così tanto di questo libro?”. Kim stesso lo ha inizialmente noioso, troppo pregno di religiosità. Ma poi, dice, ha iniziato ad apprezzarlo. Cominciò a capire cosa avesse in comune il suo ragazzo cresciuto in una grande città con la ragazzina delle montagne svizzere.

Le avventure di Heidi, scritte da Johanna Spyri tra il 1879 e il 1881, sono state tradotte in oltre 55 lingue e sono tra i libri più letti al mondo. Non è poi così sorprendente che anche un padre americano vi si sia imbattuto, afferma Christine Lötscher. La professoressa di letteratura popolare, con una specializzazione in media per bambini e ragazzi presso l’Università di Zurigo, è una nota esperta della scrittrice svizzera.

Un classico intramontabile

“Heidi non è percepita come una ragazza forte, ma come una peste”, spiega. La sua voglia di avventura e il suo desiderio di libertà hanno reso il libro interessante sia per le ragazze che per i ragazzi. E questo era proprio l’intento dell’autrice. “Spyri sapeva esattamente cosa stava facendo e a chi si stava rivolgendo”. 

Heidi è un libro, come dice Spyri, “per i bambini e anche per coloro che amano i bambini”. A differenza di altre storie che ha scritto appositamente per le ragazze, “un libro come Heidi si rivolge a entrambi i sessi”, afferma Christine Lötscher.

Apprezzano il fatto che Heidi pensi autonomamente e conduca una vita abbastanza indipendente fino al suo viaggio a Francoforte. All’inizio del libro, la ragazza, avvolta in spessi vestiti da sua zia, si libera degli abiti stretti mentre si dirige verso l’alpeggio. Christine Lötscher adora questa “scena di vera e propria liberazione”. È come se la ragazza si spogliasse di un’armatura e di tutte le convenzioni. “Spyri ha descritto questa trasformazione in modo meraviglioso”.

Probabilmente, ciò che affascina i bambini e le bambine, sia che si trovino a New York, Berna o Berlino, è anche la libertà di un’orfana. Come Pippi Calzelunghe, Heidi si crea una famiglia sostitutiva e stabilisce nuovi legami in modo indipendente. Questa è una fantasia che molti genitori conoscono, quando i loro figli piccoli decidono di stare principalmente con i loro migliori amici.

Irrequieta, come i bambini di oggi

Anche le descrizioni della natura di Spyri continuano ad ammaliare, prosegue Lötscher. Heidi salta liberamente a piedi nudi sui prati, capisce gli animali, ama la natura e la magia che sprigionano le montagne quando s’illuminano la sera. Il rigido corsetto sociale del XIX secolo resta sul fondovalle. In seguito, durante il suo soggiorno a Francoforte, sarà costretta a indossarlo e ne soffrirà infinitamente.

“I bambini e le bambine comprendono molto intensamente il contrasto tra questa folle libertà in montagna e l’essere rinchiusi a Francoforte, perché anche loro sperimentano costrizioni e momenti liberatori”, spiega Christine Lötscher, per sottolineare quanto il libro sia ancora attuale. Heidi non si lascia imporre delle regole, non riesce mai a stare ferma.

Nella sua irrequietezza, assomiglia a molte sue coetanee di oggi. È uno spirito libero che si ammala letteralmente se sottoposta a regole rigide e costrizioni. Anche suo figlio è così, conferma Dave Kim. Alla fine ha capito che suo figlio ama “l’energia selvaggia e l’ottimismo di Heidi, il suo allegro disprezzo per il decoro e la cortesia”.

Il “bradipo” della letteratura per bambini

Al contrario dell’energia che sprigiona Heidi, la trama del libro di Johanna Spyri avanza molto lentamente. David Kim definisce il libro il “bradipo tridattilo” della letteratura per bambini. Nella storia accadono così poche cose che mai si sarebbe aspettato che suo figlio riuscisse ad appassionarsi.

“Forse è proprio questo il punto: che i bambini e gli adulti sperimentano il mondo in modalità diverse”, ipotizza Christine Lötscher. La lentezza del libro offre ai giovani che vivono in un mondo frenetico la possibilità di tirare un po’ il freno e di calmarsi. Proprio ciò che Dave Kim ha vissuto con suo figlio.

E anche se ora il ragazzino si è lasciato alle spalle la sua fase Heidi, il libro ha regalato a padre e figlio un viaggio indimenticabile. La visita assieme al villaggio di Heidi, senza sorella e madre, che sono rimaste Ginevra, è stata una meravigliosa opportunità per rafforzare il loro legame.

casa rustica
La casa di Heidi sopra Maienfeld. Keystone

“Non abbiamo parlato molto del libro”, dice, “ma abbiamo apprezzato il tempo insieme”. Sul treno da Ginevra ai Grigioni guardavano fuori dal finestrino, una volta a destinazione passeggiavano sui sentieri escursionistici di Heidi, visitavano il villaggio e la sera ammiravano insieme come il sole al tramonto faceva brillare le montagne. “È stato magico”, ricorda il padre.

Finché i loro parenti vivranno in Svizzera, vogliono sicuramente tornare e continuare a esplorare il paese. “Forse la prossima volta potrò leggere Max Frisch a mio figlio”, dice Dave Kim ridendo.

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