Fallimenti in forte crescita, sia di aziende che di privati
(Keystone-ATS) I fallimenti sono in forte crescita in Svizzera, sia per i privati che per le aziende: lo confermano i dati diffusi oggi dalla società di informazioni economiche Creditreform, che prevede un 2024 record sul fronte delle bancarotte.
Fra gennaio e agosto hanno dovuto depositare i bilanci per insolvenza – cioè per incapacità a far fronte ai pagamenti – 5495 aziende, vale a dire il 15,2% in più dello stesso periodo del 2023. A queste chiusure vanno poi aggiunte quelle per lacune nell’organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni), salite dello 0,4% a 1837. Il numero complessivo dei fallimenti di ditte si attesta così a 7332 (+11,1% su base annua).
Nel mese di agosto la progressione delle insolvenze è stata ancora maggiore, pari al 19,8%. Sulla base dell’esperienza passata gli specialisti di Creditreform si aspettano un’ulteriore incremento nei prossimi mesi: per l’insieme dell’anno sono previsti 11’000 casi di dissesto. Sarebbe un nuovo primato.
I fallimenti di privati sono stati 6004, con un incremento del 6,8%. Spiccano in particolare le bancarotte di persone viventi, aumentate sensibilmente (+29,7% a 686): entro la fine del 2024 potrebbero essere interessati oltre 1000 cittadini, sottolinea Creditreform. Più moderata è stata invece la crescita delle eredità rifiutate, che sono però molte più numerose in termini assoluti (+4,5% a 5318).
Dove c’è chi muore c’è anche chi nasce, anche a livello aziendale. Nei primi otto mesi dell’anno le nuove iscrizioni al registro di commercio hanno raggiunto quota 35’210, in progressione del 2,0% su base annua. Creditreform ipotizza che per l’insieme del 2024 il numero potrebbe arrivare a 53’000, una cifra mai vista in precedenza: due decenni or sono, nel 2004, erano la metà. “Questo evidenzia l’alto livello di innovazione e lo spirito imprenditoriale in Svizzera”, chiosano gli analisti.
In progressione sono peraltro anche gli stralci, che nel periodo gennaio-agosto sono stati 21’866 (+6,7%). La crescita netta di imprese si è così attestata a 13’344, valore che dovrebbe raggiungere 20’900 a fine dicembre, sempre in base alle valutazioni dell’organizzazione nata nel 1888 quale associazione dei creditori e attiva a livello internazionale, con 150 dipendenti in Svizzera.