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Francia: accuse di molestie sessuali contro l’Abbé Pierre

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Duro colpo per una delle personalità più amate di Francia, un prete dall’immagine almeno finora esemplare, che ha consacrato tutta la vita al sostegno dei più poveri ed emarginati. Secondo il giornale La Croix, l’Abbé Pierre si sarebbe macchiato di molestie sessuali.

Fatti che il presbitero cattolico francese, partigiano, uomo politico e fondatore nel 1949 dei Compagnons d’Emmaüs, un’organizzazione per i poveri e i rifugiati, avrebbe perpetrato tra il 1970 e il 2005, stando alle testimonianze di sette donne.

Noto per una vita di lotta all’emarginazione sociale e alle battaglie per dare un tetto ai bisognosi, Henri Grouès (questo il nome di battesimo dell’Abbé Pierre, nato a Lione il 5 agosto 1912) è scomparso il 22 gennaio del 2007 all’età di 94 anni, ma il suo ricordo resta ancora vivissimo nel cuore dei francesi.

In un messaggio pubblicato su X, la Conferenza episcopale di Francia (Cef) dichiara di aver appreso ”con dolore” delle testimonianze delle vittime, tra cui una minorenne al momento dei fatti, che lo accusano di aggressioni sessuali. In attesa di conoscere i dettagli del rapporto, i vescovi d’Oltralpe tengono a “garantire alle vittime la loro profonda compassione e la vergogna che tali fatti possano essere stati perpetrati da un prete”.

Secondo quanto si legge nel comunicato congiunto diffuso da Emmaüs France, Emmaüs International e la Fondation Abbé Pierre, tutto ha inizio con una prima “testimonianza” di molestie sessuali da parte dell’Abbé Pierre contro una donna. In seguito a questa segnalazione, il gabinetto di esperti anti-violenze e molestie Egaé ha avviato un’indagine interna che ha portato alla scoperta di altri casi simili.

“Questo lavoro – sottolineano le tre associazioni – ha permesso di raccogliere le testimonianze di sette donne che hanno evocato comportamenti potenzialmente riconducibili ad aggressioni sessuali o fatti di molestie sessuali perpetrati dall’Abbé Pierre tra la fine degli anni Settanta e il 2005”. Tra queste sette donne, si precisa nel comunicato, “c’era una minorenne al momento dei primi fatti”.

Una cellula per raccogliere le testimonianze

“Rendiamo omaggio al coraggio delle persone che hanno testimoniato e permesso, attraverso la loro parola, di mettere in luce queste realtà”, continuano le tre associazioni nella nota congiunta rilanciata dal giornale La Croix.

“Crediamo loro, sappiamo che questi atti intollerabili hanno lasciato tracce e siamo al loro fianco”, proseguono, aggiungendo che ”queste rivelazioni stravolgono le nostre strutture” e questi “comportamenti cambiano profondamente il nostro sguardo su un uomo noto anzitutto per la sua lotta alla povertà, alla miseria, all’emarginazione”. Quindi l’annunciata apertura di un organismo “per la raccolta di testimonianze e di accompagnamento psicologico, strettamente confidenziale, rivolto alle persone vittime o testimoni di comportamenti inaccettabili da parte dell’Abbé Pierre”.

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