Giappone: premier Ishiba rieletto al ballottaggio
Shigeru Ishiba è stato confermato premier del Giappone nel ballottaggio resosi necessario alla Camera Bassa del Parlamento per la prima volta in 30 anni.
(Keystone-ATS) Questo dopo che nessuno dei leader dei partiti politici aveva ottenuto la maggioranza al primo turno di voto, a seguito delle elezioni generali svolte il 27 ottobre. Lo riportano i media.
Prima della sessione parlamentare straordinaria di questa mattina – convocata secondo la legge entro 30 giorni dal voto generale – l’esecutivo di Shigeru Ishiba, presidente del Partito Liberal-democratico (Ldp), si era dimesso in massa, come da prassi.
Nelle elezioni generali di fine ottobre, la coalizione di governo guidata dal leader conservatore aveva perso la maggioranza nella Camera Bassa, composta da 465 seggi, ottenendone 215, rispetto ai 288 iniziali. Nel ballottaggio Ishiba ha battuto Yoshihiko Noda, leader della principale forza di opposizione, il Partito Costituzionale Democratico del Giappone.
Ishiba guiderà un governo di minoranza con l’aiuto del Partito Democratico per il Popolo (Dpp), un piccolo gruppo centrista che ha accettato di cooperare voto per voto, pur rimanendo fuori dalla coalizione. Nei colloqui con l’Ldp, il Dpp ha chiesto tagli alle tasse e sussidi per l’energia che, secondo gli economisti, ridurrebbero significativamente le entrate fiscali del governo.
Con un indice di gradimento del governo appena superiore al 30% e dopo l’elezione di Donald Trump negli Usa, il cammino di Ishiba è tutto in salita, dicono gli analisti, con il timore che Washington, senza consultare gli alleati asiatici, possa fare accordi con la Cina. Eventuali nuovi dazi statunitensi sull’export nipponico finirebbero per alimentare l’inflazione e la nuova amministrazione americana potrebbe imporre a Tokyo un aumento delle spese per la difesa o spingere le aziende giapponesi ad espandere le loro fabbriche negli Stati Uniti.
I prossimi impegni internazionali di Ishiba saranno il vertice del G20 in Brasile, il 18 e 19 novembre, e la possibilità di una tappa negli Stati Uniti per incontrare il presidente eletto Trump. Il prossimo aprile in Giappone si terranno le elezioni per la meno influente Camera Alta, dove – secondo le proiezioni – anche la sottile maggioranza della coalizione al governo potrebbe essere a rischio.