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Harris parlerà ai sostenitori a Washington in serata

Keystone-SDA

Kamala Harris si rivolgerà ai suoi sostenitori alla Howard University di Washington alle 16 ora locale, le 22.00 in Svizzera. Lo fa sapere la campagna della vice presidente.

(Keystone-ATS) La democratica interverrà all’università dove ieri si sarebbe dovuto celebrare il party per la vittoria.

La Harris chiamerà inoltre Trump per ammettere ufficialmente la sconfitta. Lo scrive Nbc news citando due fonti vicine alla vice presidente. Anche Joe Biden parlerà con il presidente eletto, secondo un funzionario della Casa Bianca. La tempistica delle due telefonate è ancora da definire.

Dal canto suo, il presidente del Partito democratico Jaime Harrison intende lasciare il suo incarico e non ricandidarsi per la leadership quando il partito voterà agli inizi del prossimo anno. Harrison, secondo indiscrezioni dei media, si riunirà con lo staff del Democratic National Committee nelle prossime ore per un’analisi sui deludenti risultati elettorali. Harrison è stato criticato per aver sostenuto con forza che Joe Biden restasse in corsa nel 2024.

A proposito di Biden, secondo una fonte della campagna della vice presidente, l’attuale presidente degli Stati Uniti “ha una grossa responsabilità nella sconfitta” di Kamala Harris.

Intanto, con il figlio X AE A-12 sulle spalle, Elon Musk ha rubato la scena al party della vittoria di Donald Trump a Mar-a-Lago per poi scatenarsi sulla sua piattaforma di microblogging X.

“Let that sink in” (prenditi un momento per capirlo) è il gioco di parole di uno degli ultimi messaggi accostato a una foto che lo vede portare un vero lavandino (sink) nello Studio Ovale. Musk aveva usato la stessa immagine quando era entrato al quartier generale di Silicon Valley dopo l’acquisizione di Twitter.

Il miliardario di Tesla e Space X ha poi condiviso un altro post in cui, accanto a una foto di lui e Trump in fitte conversazioni a Mar-a-Lago, lo si definisce “Cto degli Stati Uniti”, vale a dire Chief Technology Officer degli Usa.

Non è chiaro ancora se e quale ruolo formale avrà Musk in una futura amministrazione Trump. Il presidente-eletto ha detto che lo vorrebbe come “segretario ai tagli di spesa” ma non membro del “cabinet”, il gruppo di ministri che fanno parte dell’esecutivo col compito di consigliare il presidente.

Da notare che Musk ha donato 119 milioni di dollari per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump ma la sua scommessa è stata subito ben ripagata dalla vittoria del tycoon, facendo schizzare i titolo di Tesla a Wall Street (+13%) con un guadagno di 13 miliardi di dollari, pari ad un ritorno dell’11’000% del suo contributo. Lo scrive la Cnn.

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