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I Verdi iniziano la raccolta della firme per l’Iniziativa solare

(Keystone-ATS) I Verdi vogliono che l’attuale fabbisogno elettrico della Svizzera sia integralmente assicurato dall’energia solare grazie a impianti su tetti, facciate e infrastrutture. Il partito ha iniziato oggi la raccolta delle firme per la sua “Iniziativa solare”.

Dopo l’approvazione della legge sull’elettricità domenica, l’iniziativa intende fare un passo in più per la protezione del clima e la transizione energetica, ha annunciato il partito in occasione. Attualmente, la Svizzera sfrutta solo un decimo del potenziale di energia solare degli edifici e nelle infrastrutture.

Il testo mira a inserire nella Costituzione l’obbligo di utilizzare tutte le superfici idonee per la produzione di energia rinnovabile. Si applicherebbe a tutti i nuovi edifici, alle grandi trasformazioni e alle ristrutturazioni dei tetti. Entrerebbe in vigore un anno dopo l’accettazione in votazione popolare. Per gli edifici esistenti è previsto un periodo di transizione di 15 anni. Questo periodo verrebbe esteso fino al 2050 per evitare troppi casi di rigore. La raccolta delle firme durerà fino all’11 dicembre 2025.

Per la presidente del partito Lisa Mazzone, visto l’esito della votazione di domenica, è chiaro che la maggioranza della popolazione vuole una transizione energetica che tenga conto dell’ambiente. Eliminando gradualmente l’energia fossile e nucleare, l’energia solare ci permette di tagliare il cordone ombelicale con i fornitori, la maggior parte dei quali sono autocrazie, ha detto ai media.

Con la guerra in Ucraina e le sue conseguenze, il grado di dipendenza della Svizzera dall’estero nel settore dell’energia è di grande importanza visto che la politica energetica è attualmente anche politica di sicurezza, ha aggiunto la consigliera nazionale e presidente del Gruppo parlamentare dei Verdi Aline Trede (BE).

L’Ufficio federale dell’energia stima il potenziale dell’energia solare a 70 terawattora (TWh) di elettricità all’anno, più di quanto la Svizzera consumi attualmente (2023: 56,1 TWh), ha ricordato la consigliera nazionale Nadine Masshart (BE). E Thomas Tribelhorn, presidente dei Verdi liberali di Basilea e imprenditore, ha spiegato che l’espansione dell’energia solare potrebbe creare oltre 80’000 posti di lavoro in Svizzera e l’industria locale potrebbe recuperare il ritardo rispetto ai Paesi vicini.

Oltre ai Giovani Verdi, al PS e alla Fondazione Svizzera per l’Energia (SES) l’iniziativa è sostenuta da Giovani evangelici, Travailsuisse, Birdlife, Casafair, Anziane per il clima, Amici della natura Svizzera e e dall’organizzazione “Mai più nucleare” (Nie Wieder AKW).

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