Il Papa a Vanimo, 20mila persone sulla spianata della cattedrale
(Keystone-ATS) Papa Francesco, a bordo di un aereo dell’Aeronautica Militare australiana decollato da Port Moresby, è atterrato all’aeroporto di Vanimo, nel nord di Papua Nuova Guinea, dove oggi incontra i fedeli della diocesi e privatamente un gruppo di missionari.
Le autorità locali stimano siano presenti circa 20.000 persone sulla spianata antistante la Cattedrale per l’incontro del Pontefice con i fedeli della Diocesi di Vanimo. Lo riferisce la Sala stampa della Santa Sede.
Al suo arrivo, il Papa è stato accolto dal vescovo di Vanimo, mons. Francis Meli, e da autorità locali. Quindi ha raggiunto in auto la spianata antistante la Cattedrale.
L’incontro con i fedeli della diocesi prevede il saluto di benvenuto del vescovo, le testimonianze di un catechista, di una bambina della Lujan Home for Girls, di una religiosa e di una famiglia. Quindi il discorso del Papa. Ci sarà poi la deposizione di una rosa d’oro dinanzi alla statua della Vergine di Lujàn, cara ai devoti dell’Argentina.
Al termine il Papa compirà un giro in golf-cart tra i fedeli presenti nella spianata e infine si trasferirà nel vicino villaggio di Baro per l’incontro in privato con un gruppo di missionari alla Holy Trinity Humanistic School, prima del rientro in serata nella capitale Port Moresby.
“La visita di oggi è una pietra miliare significativa per promuovere la speranza e l’unità, nonché l’amore e l’armonia tra culture, gruppi etnici, tribù, lingue e nazioni”. Così il vescovo di Vanimo, mons. Francis Meli, si è rivolto a papa Francesco nel suo discorso di benvenuto durante l’incontro con i fedeli della diocesi sulla spianata della Cattedrale.
“La sua visita è un simbolo di pace in un mondo segnato da conflitti e guerre, violenza, soprattutto di genere, disuguaglianza, violenza legata alla stregoneria (Srv), cambiamenti climatici, crimini dei colletti bianchi, problemi di ordine pubblico, ecc”, ha affermato il presule: “Apprezziamo i suoi sforzi per promuovere la speranza, l’unità, la pace e l’amore, denunciando la violenza e tutte le azioni che danneggiano la famiglia umana”.
Dopo aver ricordato l’opera dei missionari e dei catechisti a livello locale, come pure la precedente visita di Giovanni Paolo II in Papua Nuova Guinea nel gennaio 1995, il vescovo ha aggiunto: “Santità, desideriamo anche riconoscere il suo ruolo significativo nella comunità internazionale e il costante impegno nell’evangelizzazione”.
Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha indicato che il Papa porta a Vanimo, nel nord di Papua Nuova Guinea, circa una tonnellata tra medicinali, vestiti, giocattoli e altro materiale.
Vanimo (11.000 abitanti) è un porto ed è la città più grande e popolosa della provincia di Sandaun (Sepik occidentale) e del distretto di Vanimo-Green River, sulla costa nord-occidentale del Paese.
È situata su una penisola circondata da una spiaggia di sabbia bianca di fronte all’Oceano Pacifico, vicino al confine con l’Indonesia. È collocata su una pianura alluvionale ben drenata ricoperta dalla foresta pluviale.
Vanimo è nota per le sue spiagge pittoresche, la barriera corallina e come destinazione per il surf, nonché famosa per la cultura e le tradizioni indigene delle tribù d’Aitape e Mamberamo e per le foreste di mangrovie, considerate tra le più belle del mondo.