Impiego: prospettive buone in Svizzera, negative in Ticino
(Keystone-ATS) Le prospettive d’impiego rimangono molto buone in Svizzera, specie in confronto con il resto dell’Europa, mentre sono negative in Ticino: lo segnala il barometro di Manpower, che come di consueto mette in luce marcate differenze regionali e settoriali.
A livello elvetico il 54% delle 578 imprese interrogate nell’ambito di un sondaggio intende assumere personale nel periodo luglio-settembre 2024, il 20% punta a ridurre l’organico, il 25% non prevede cambiamenti e il 1% non è in grado di rispondere. Lo scarto fra le due prime posizioni è di +34 punti e questa è proprio la “previsione netta sull’occupazione” di Manpower, informa in un comunicato odierno la multinazionale specializzata nelle risorse umane. Il dato è di 4 punti superiore a quello dell’ultimo rilevamento e di 7 punti più alto di quanto registrato un anno fa.
A livello regionale il Ticino presenta la prospettiva peggiore, l’unica in negativo, pari -15, in ulteriore peggioramento rispetto al -14 di tre mesi prima. Le altre regioni offrono indicatori compresi fra +26 (Espace Mittelland) +48 (Zurigo e Svizzera nord-occidentale, due zone distinte). I rami in cui regna maggiore ottimismo sono quelli dell’energia (+66), della finanza e dell’immobiliare (+42), dei beni di consumo e servizi (+35), dell’informatica (+24), dei trasporti e della logistica (+24), nonché della sanità (+22); in negativo figura per contro l’industria (-1).
“Le aziende del settore energetico e dei servizi pubblici si aspettavano probabilmente un voto favorevole sulla legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili e avranno di conseguenza bisogno di lavoratori qualificati”, commenta Eric Jeannerod, responsabile di Manpower per la Svizzera, citato in un comunicato odierno.
Alla luce dei significativi cambiamenti nel settore bancario svizzero, le prospettive occupazionali nel settore finanziario potrebbero invece sorprendere. “La trasformazione digitale e l’ulteriore sviluppo dei modelli di affari tra i fornitori di servizi finanziari richiedono però nuove competenze e specialisti”, osserva l’esperto. “E nel ramo immobiliare le prospettive di mercato sono molto buone, quindi le assunzioni sono possibili”.
Interessante, anche in un’ottica squisitamente ticinese, è lo sguardo al di là della frontiera. L’Italia è il paese confinante, fra quelli considerati a livello mondiale, che mostra il più scarso dinamismo, con indicatore a +16. Gli altri stati vicini presentato valori più prossimi a quelli della Confederazione: Francia +24, Germania +23, Austria +20. La media globale è +22: fra le 42 nazioni analizzate la Svizzera è seconda solo al Costa Rica, che presenta un valore di +35.
Lanciata oltre 50 anni or sono negli Stati Uniti, l’indagine di Manpower si è estesa nel frattempo a numerosi paesi e territori. All’ultimo sondaggio hanno risposto 40’374 direttori delle risorse umane o responsabili del reclutamento in seno a imprese pubbliche e private.