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In Brasile due morti per la febbre Oropouche, primi al mondo

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Il Ministero della Salute brasiliano ha confermato due decessi dovuti alla febbre Oropouche, nello stato di Bahia.

I due decessi sono i primi registrati al mondo. Secondo una dichiarazione rilasciata dal Ministero, “fino ad oggi la letteratura scientifica mondiale non aveva riportato casi di decessi dovuti a questa malattia”, spiega Cnn Brasile.

La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago.

Secondo la Segreteria della salute dello stato di Bahia, primo morto è stato registrato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato registrato il secondo decesso, di una donna, riporta Agenzia Brasil.

I sintomi

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale (nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. Il tutto è evoluto in segni più gravi come: macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

Il Ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta per febbre Oropouche o virus Orov (arbovirus) nello stato di Santa Catarina, spiega ancora l’Agenzia Brasil.

Nel 2023 sono stati confermati 832 casi della malattia e nel 2024 sono stati registrati 7.236 casi di febbre oropouche in 16 stati, il che rappresenta un aumento del 770,19% nel numero di casi segnalati. I contagi si sono concentrati inizialmente nel Nord, ma successivamente sono stati identificati anche in altre regioni del Paese. L’individuazione dei casi della malattia è stata estesa a tutto il Paese nel 2023, dopo che il Ministero della Salute ha messo a disposizione la diagnostica alla rete nazionale dei Laboratori centrali di sanità pubblica.

Aumento dei casi

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha evidenziato l’aumento dei casi della malattia, soprattutto nei comuni di Amazonas, Acre e Roraima. Questi tre Stati confinano con altri Paesi del bacino amazzonico: Bolivia, Colombia, Perù e Venezuela.

Venerdì scorso, la Paho ha emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. L’allerta raccomanda di rafforzare la vigilanza di fronte al possibile verificarsi di casi simili in altri Paesi, con la circolazione del virus Orov e di altri arbovirus.

Nella dichiarazione di allerta, l’organizzazione internazionale ha affermato che una donna incinta residente in Pernambuco ha manifestato i sintomi dell’oropouche alla 30a settimana di gravidanza. Dopo la conferma di laboratorio dell’infezione, il feto è morto.

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