In regione europea dell’Oms 175mila vittime l’anno per il caldo
(Keystone-ATS) La regione europea è quella che si sta riscaldando più rapidamente tra le sei dell’Oms, con temperature in aumento di circa il doppio della media globale e un numero di vittime del caldo pari a oltre 175mila l’anno tra il 2000 ed il 2019.
Tutto questo “con numeri destinati a salire alle stelle”.
È la stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a comunicarlo in una nota della sua regione europea. In tutta la regione, nei suoi 53 Stati membri, i cittadini, precisa la nota, “stanno pagando il prezzo più alto. I tre anni più caldi mai registrati per la regione europea dell’Oms si sono verificati tutti dal 2020 e i 10 anni più caldi sono stati dal 2007.
La crisi climatica – aggiunge l’Oms – sta già facendo salire le temperature a livelli insopportabili e le stime mostrano che a livello globale si sono verificati circa 489.000 decessi legati al caldo ogni anno tra il 2000 e il 2019, con la regione europea che rappresenta il 36%”.
L’Oms ricorda che pochi giorni fa il suo segretario generale António Guterres ha lanciato un appello all’azione sul caldo estremo in risposta agli impatti mortali dell’aumento delle temperature in tutto il mondo. Guterres ha identificato quattro aree critiche di azione per l’assistenza ai vulnerabili, la protezione dei lavoratori, il rafforzamento della resilienza delle economie e delle società e la limitazione dell’aumento della temperatura globale a 1,5°C.
“Questo – si legge nella nota – non potrebbe essere più rilevante per la regione europea, dove negli ultimi 20 anni si è registrato un aumento del 30% della mortalità legata al caldo, con decessi legati al caldo in aumento in quasi tutti i paesi della regione in cui è in atto il monitoraggio”. Tenersi lontano dal caldo soggiornando in un luogo fresco nelle ore ‘bollenti’, areare la casa di notte, mantenere il corpo fresco e idratato, prendersi cura anche degli altri sono le indicazioni che l’Oms ricorda per affrontare il caldo.