India, Alta Corte Delhi proibisce le immersioni rituali in fiume
Duro intervento dell'Alta Corte di Delhi sulle celebrazioni dei riti religiosi di Chhath Puja in corso da oggi, nei quali le fedeli si immergono, all'alba e al tramonto, nella Yamuna, il fiume che costeggia la capitale, altamente inquinato.
(Keystone-ATS) I quattro giorni della Chhath puja sono un omaggio al sole e una invocazione di fertilità e sono osservati prevalentemente dalle donne che, vestite elegantemente, si immergono fino alla vita ed dirigono lo sguardo verso il sol, dopo avere offerto cesti colmi di frutta, canne da zucchero, legumi, incenso.
L’Alta Corte ha emesso questa mattina, secondo giorno dei riti, un’ordinanza che proibisce a chiunque di immergersi nella Yamuna. Con un impegno altamente pubblicizzato su tutti i media, l’amministrazione della capitale ha allestito nei giorni scorsi un migliaio di pozze artificiali, distribuite in tutta la città, invitando i devoti ad utilizzarle per evitare contaminazioni con l’acqua del fiume che non solo è inquinata, ma anche ricoperta, da una settimana, da uno strato di schiuma biancastra. Già ieri, tuttavia, molti fedeli hanno preferito il fiume alle pozze artificiali.
Non è chiaro quali conseguenze potrà avere l’ordinanza delle Corte: solo l’invio di migliaia di poliziotti lungo il fiume potrebbe infatti garantire che il divieto venga rispettato.
Fino a tempi recenti, la Chhath puja era praticamente sconosciuta nella capitale, mentre veniva celebrata con fervore negli stati del Bihar, dell’Uttar Pradesh e del Jharkhand; negli ultimi anni, tuttavia, la celebrazione ha visto una partecipazione crescente nche a Delhi.