Kiev rivendica: ‘aperto un nuovo varco a Kursk’
(Keystone-ATS) I successi dell’operazione a Kursk, nella strategia di Kiev, possono essere utilizzati come merce di scambio in un futuro negoziato con Mosca per porre fine alla guerra. Lo ha fatto capire Volodymyr Zelensky prima di volare negli Stati Uniti
Sul fronte interno invece si resta pesantemente sulla difensiva, perché il nemico guadagna terreno nel Donbass e bersaglia di nuovo le grandi città come Kramatorsk.
L’avanzata nel Kursk è stata rivendicata dal comando ucraino. In un comunicato, è stato riferito che le unità della 957ma brigata d’assalto aviotrasportate hanno sfondato una sezione del fronte. E’ la seconda volta che accade dall’inizio dell’incursione in territorio russo, iniziata all’inizio di agosto. L’Armata, che allora venne colta di sorpresa, perché concentrata nell’occupazione dell’Ucraina, ha permesso una consistente penetrazione delle truppe di Kiev, costringendo i governatori delle regioni di confine a ordinare massicce evacuazioni di civili.
Ora Mosca ha denunciato che in questo mese e mezzo gli ucraini hanno ucciso 56 civili e ne hanno ferito 266, tra cui 11 bambini. Ed hanno parlato anche di un centinaio di persone detenute e di 770 dispersi. Cifre respinte da Kiev, che ha bollato tali accuse come “propaganda”, perché “non c’è modo di verificare tali affermazioni”. Ed ha invitato la controparte a “garantire l’accesso alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa” per verificare “la reale situazione sul campo”. Nel frattempo, oltre all’incursione di terra, gli ucraini mettono pressione oltre confine insistendo con i raid. Secondo il governatore di Belgorod, uccidendo tre persone.