Un viaggio in treno rivoluzionario nell’Europa in guerra
Cent’anni fa un treno lasciava Zurigo per un viaggio che entrerà nella storia. A bordo del convoglio, diretto a San Pietroburgo, vi erano Lenin e altri 31 rivoluzionari. In questa serie di fotografie, scattate un secolo dopo, si può ripercorrere il percorso seguito dal treno.
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Giornalista multimedia britannica trasferitasi in Svizzera nel 2010, Jo ha lavorato in TV, radio e online. Guida un team di videogiornalisti, grafici, designer, data journalist e community developer ed è specializzata in social media. Abbreviazione: jf
Thomas Dworzak / Magnum Photos, Jo Fahy (testo), Ester Unterfinger (edizione immagini)
Vladimir Ilyich Ulyanov, detto Lenin, e la moglie Nadja Krupskaja arrivano a Berna nel 1914, dichiarandosi esuli politici. Negli anni precedenti, i due avevano già vissuto a Ginevra. La coppia rimane nella capitale svizzera fino al febbraio 1916. Poi si trasferisce a Zurigo, alla Spiegelgasse 14, nel centro storico, dove rimane per poco più di un anno.
Le ragioni di questo trasloco sono politiche: Lenin sogna una rivoluzione armata e cerca sostegni per divulgare il suo messaggio e costruire un movimento marxista internazionale. I socialisti zurighesi erano più radicali dei loro compagni bernesi. Nella città sulle rive della Limmat Lenin spende gran parte del tempo a partecipare a riunioni dei socialisti, cercando di fare proselitismo. A Zurigo scrive “L’imperialismo, fase suprema del capitalismo”, che viene pubblicato nel 1917.
La Rivoluzione di febbraio lo spinge nell’aprile del 1917 a ritornare in Russia. Il suo obiettivo è di instaurare la “dittatura del proletariato”. C’è però un problema: per rientrare in patria deve obbligatoriamente transitare dalla Germania, in guerra con la Russia. Le autorità di Berlino vedono però in Lenin un possibile alleato: il futuro trionfatore della Rivoluzione di ottobre considerava il conflitto in corso una guerra dei capitalisti. La speranza è da un lato che Lenin destabilizzi la Russia, dall’altro che una volta conquistato il potere, firmi un trattato di pace coi tedeschi, cosa che effettivamente accadrà nel marzo del 1918 con il Trattato di Brest-Litovsk.
La Germania organizza così un convoglio piombato – per evitare contatti tra la popolazione tedesca e i rivoluzionari russi – nel quale prendono posto 32 persone, perlopiù bolscevichi, ma anche bundisti e menscevichi. Il treno lascia Zurigo il 9 aprile. L’11 arriva a Berlino, poi prosegue per Stoccolma. Il 16 aprile giunge finalmente a San Pietroburgo, dove Lenin e i suoi compagni vengono accolti trionfalmente.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
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