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Migros ha un piano sociale nazionale, primo della sua storia

(Keystone-ATS) Migros ha un piano sociale per far fronte alle ristrutturazioni, il primo della sua storia a livello nazionale.

Rispetto ai precedenti approcci delle singole cooperative e delle imprese offre miglioramenti significativi per i lavoratori: i punti centrali sono l’opportunità di reinserimento per i dipendenti di lunga data e di età superiore ai 50 anni, un ampio sostegno nell’ambito della formazione continua e la copertura dei costi di mobilità sostenuti da chi cambia lavoro, ha indicato oggi il colosso del commercio al dettaglio.

Migros, che ha annunciato il 2 febbraio la vendita e la ristrutturazione di alcune imprese del gruppo e di negozi specializzati, “adempie così alla sua responsabilità sociale, in qualità di maggior datore di lavoro privato della Svizzera”, si legge in un comunicato. È stata in questo senso trovata un’intesa con i partner sociali interni ed esterni, cioè con la Commissione nazionale LAKO (cioè l’organizzazione federativa delle commissioni del personale), l’Associazione svizzera del personale della macelleria (ASPM) e la Società degli impiegati di commercio.

“Il nuovo piano sociale garantisce a tutto il personale Migros un sostegno migliore e più unitario rispetto al passato e ha l’obiettivo di assicurare che il maggior numero possibile di persone interessate trovi un’alternativa di lavoro valida”, afferma Andrea Krapf, responsabile del dipartimento risorse umane del gruppo, citata nella nota.

La novità odierna è diretta conseguenza dell’annuncio della ristrutturazione, spiegano da parte loro, in un comunicato separato, i rappresentanti dei dipendenti. “Ancora fino a poco tempo fa un piano sociale unitario valido per tutte le cooperative nonché per ogni azienda del gruppo era una mera illusione all’interno della complessa struttura Migros”, spiega Simone Sofia, presidente della LAKO, in dichiarazioni riportate nel documento per la stampa. “La conclusione rappresenta pertanto un passo importante”. La convenzione ha validità già a partire dal primo maggio.

“La Società degli impiegati del commercio Svizzera, la ASPM e la LAKO si rammaricano per ogni singolo posto di lavoro che andrà perso con la prevista ristrutturazione”, si legge nel comunicato. “Il nuovo piano sociale consente di mitigare le conseguenze dell’annunciata soppressione di posti di lavoro, in particolare attraverso le nuove misure per i casi di rigore, il sostegno per le attività di formazione continua e l’ammortizzazione dei costi di mobilità”.

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