La televisione svizzera per l’Italia
Cartello stradale con scritto frontalieri.

Oggi in Svizzera

Cari lettori,

potremmo quasi chiamare tifosi lungimiranti i membri di uno sparuto gruppo di francesi che ieri sera si sono presentati a Bucarest per assistere alla partita Francia-Portogallo. Per la loro delusione però, la partita si giocava a Budapest (ah la geografia, così sottovalutata a scuola...). La Francia giocherà effettivamente a Bucarest, ma lunedì prossimo contro la nostra nazionale. In fondo sono arrivati in Romania solo con qualche giorno d'anticipo!

In attesa della partita, vi propongo le notizie elvetiche di oggi.

Auto in coda al valico di Chiasso.
© Keystone / Ti-press / Francesca Agosta

Il numero di lavoratori frontalieri in Svizzera continua ad aumentare fin dall’inizio del nuovo secolo.

In Svizzera lavorano 343’000 frontalieri, il doppio rispetto a 25 anni fa. È un dato pubblicato oggi dall’Ufficio federale di statistica. Quasi tutti provengono dai paesi limitrofi e lavorano in un cantone di confine.

Mentre il numero assoluto più alto (più di 90’000 persone) è attivo nel Cantone di Ginevra, se si considera la loro quota sul totale delle persone occupate il quadro cambia: la proporzione più alta è quella nel Canton Ticino, dove si attesta al 29%, mentre nel Cantone di Ginevra è pari al 24%.

Da dove arrivano i frontalieri? Più della metà (55%) è domiciliata in Francia, quasi un quarto (23%) in Italia e poco meno di un quinto (18%) in Germania. Meno del 3% di loro pendola verso la Svizzera dall’Austria o dal Liechtenstein.

Piante di albicocche in fiore completamente gelate.
Keystone / Laurent Gillieron

Il Vallese va incontro al peggior raccolto di albicocche degli ultimi trent’anni.

Le notti glaciali di aprile (nella foto un albicocco in fiore completamente gelato) hanno devastato i frutteti. Le conseguenze sono state catastrofiche, al punto che il raccolto 2021 figura tra i tre peggiori della storia e risulta il meno buono degli ultimi trent’anni.

Il Vallese produce in media 8’200 tonnellate di albicocche. Quest’anno, ce ne saranno solo 1’300. Il danno si ripercuoterà su tutto il Paese considerato che il 96% della produzione nazionale di albicocche arriva dal Vallese.

Inoltre, non ci saranno abbastanza albicocche per i distillati. Morand, la distilleria più importante del cantone, informa che le perdite per il Luizet, un’acquavite DOP ammontano addirittura al 99%. 

Piazza Grande di Locarno durante una proiezione
Keystone / Martial Trezzini

Sarà un film del regista Ferdinando Cito Filomarino ad aprire la 74esima edizione del Locarno Film Festival.

Con gli allentamenti decisi dal Consiglio federale, la Piazza Grande di Locarno potrà nuovamente animarsi in agosto durante il Festival del film. A inaugurare la nuova edizione sarà il film “Backett” del pronipote di Luchino Visconti.

Il lungometraggio, un thriller prodotto da Luca Guadagnino e con protagonista John David Washington, sarà proiettato il 4 agosto in prima mondiale. Dal 13 agosto sarà poi disponibile anche sulla piattaforma Netflix.

Quest’anno si festeggiano anche i 50 anni di proiezioni in Piazza Grande. L’anniversario sarà celebrato il 12 agosto con il film d’animazione “Yaya e Lennie – The Walking Liberty” del regista napoletano Alessandro Rak. 

Scartazzini davanti alla casa parrocchiale di Fahrwangen, nel canton Argovia.
Museo Ciäsa Granda, Stampa

Nell’anno di Dante, ricordiamo uno dei suoi esegeti più importanti del ‘900, il bregagliotto Scartazzini.

Chi ha studiato Dante nel secolo scorso si è per forza confrontato con Giovanni Andrea Scartazzini. La sua edizione commentata della Divina Commedia, pubblicata da Hoepli a Milano, ha infatti accompagnato generazioni di studenti.

Oggi però pochi ricordano questo intellettuale e teologo bregagliotto. Eppure di lui Gabriele D’Annunzio diceva che era un “uomo di Dio e di Dante, vissuto predicando il Vangelo e commentando il Poema”.

Il museo Ciäsa Granda di Stampa, in Val Bregaglia presenta fino al 2 ottobre una mostra dedicata a Scartazzini. Oltre ai lavori su Dante e sulla sua opera, l’esposizione mostra le diverse sfaccettature di questo uomo di cultura bregagliotto.


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