Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
un tempo in Svizzera si diceva “come una lettera alla posta”? Un detto che ultimamente fa sorridere i più considerato che anche l'amata Posta elvetica conosce delle difficoltà e non è più puntuale e precisa come una volta. Così almeno nel sentimento comune.
Secondo l’Unione postale universale, però, noi svizzeri dobbiamo ricrederci: per il quinto anno consecutivo è stata infatti designata come la “migliore posta del mondo”.
Il recapito di questo nostro bollettino lo affidiamo però alla posta elettronica! Buona lettura.
Una ricompensa finanziaria, anche modesta, motiva le persone a farsi vaccinare. Così uno studio pubblicato su ‘Science’.
Lo studio, a cui hanno partecipato anche ricercatori delle università di Basilea, Zurigo e Losanna, è stato condotto tra maggio e luglio su un campione di oltre 8’000 svedesi. Grazie a una ricompensa di 200 corone (circa 21 franchi) il tasso di vaccinazione è salito di 4,2 punti percentuali, da circa il 72% al 76%.
In molti Paesi, tra i quali la Svizzera, il tasso di vaccinazione contro il Covid-19 è relativamente basso. Per poterlo aumentare hanno fatto affidamento su incentivi finanziari. Finora, tuttavia, mancavano studi affidabili che dimostrassero l’efficacia di tali incentivi monetari per la vaccinazione contro il coronavirus.
Ora i risultati dello studio pubblicato su “Science” hanno relativizzato o persino dissipato tali timori. I ricercatori hanno anche aggiunto che quanto più grande è il gruppo di indecisi tanto maggiore è la probabilità che gli incentivi finanziari aumentino la quota dei vaccinati. Vedremo cosa succederà in Svizzera.
- L’articolo sullo studio su tio.chCollegamento esterno.
- Il Corriere del TicinoCollegamento esterno scrive che l’incentivo finanziario non piace al Ticino e a tanti altri cantoniCollegamento esterno.
- Anche la RSI Collegamento esternosottolinea che l’incentivo finanziario non piace. Mentre su blue News Collegamento esternoc’è chi ritiene che sia giusto far pagare il vaccino.
- Per chi legge in inglese, ecco il riassunto dello studio su ScienceCollegamento esterno.
Testarsi in azienda per ottenere il certificato Covid. Da martedì sarà possibile nei Grigioni.
Il canton dei Grigioni ha deciso di permettere il rilascio del certificato Covid anche dopo un test aziendale negativo. L’attestato sarà valido per 72 ore e potrà essere richiesto tramite la piattaforma easytesting.ch. Il tutto sarà gratuito fino al 30 novembre e inviato via SMS o e-mail.
L’apertura alle aziende, scrive l’Ufficio dell’igiene pubblica dei Grigioni, è stata concessa affinché si possa evitare un sovraccarico nelle strutture di test esistenti durante le vacanze autunnali e nella stagione invernale.
Anche perché da quando il Consiglio federale ha deciso di estendere l’obbligo del Covid pass, nei posti dove è possibile farsi testare – farmacie, centri appositi o studi medici – la domanda è infatti fortemente aumentata. Attualmente nei Grigioni sono circa 2’000 le aziende che partecipano ai test ripetuti.
- L’eccezione dei Grigioni sottolineata dal sito tio.chCollegamento esterno.
- Il servizio anche sul nostro portale tvsvizzera.it.
- Intanto Coira segnala un decesso per Covid-19, come scrive la RSICollegamento esterno.
- Emergono certificati falsi a Ginevra, riferisce il Corriere del TicinoCollegamento esterno.
Aumentano i furti di uva in Vallese. A Chamoson sono stati istituiti dei turni di sorveglianza.
Tempo di vendemmia in Svizzera. E dall’inizio del raccolto in settembre, ben 1,5 tonnellate di uva sono state rubate nei vigneti vallesani, di cui 600 chili solo a Chameson, il più grande comune viticolo del cantone.
I furti nelle vigne ci sono da sempre. Quest’anno però – visto che la raccolta è minore a causa del maltempo estivo – i furti danneggiano non poco i viticoltori. Così, a Chamoson questi ultimi hanno chiesto misure concrete per impedire i furti.
In particolare, a Chamoson è vietato fare escursioni tra i filari e sono state organizzate pattuglie di sorveglianza notturna: agenti della polizia comunale dotati di binocoli per la visione notturna e di una termocamera sorveglieranno i 4,3 milioni di m2 di vigna che conta il comune.
- La notizia è apparsa su blue NewsCollegamento esterno.
- Del furto di uva ne parla anche la RegioneCollegamento esterno.
- La testimonianza di un viticoltore derubato sul sito della radio Rhône FMCollegamento esterno (in francese).
È morto il fondatore di ‘Nez Rouge’, Jean-Luc Baierlé. Il medico giurassiano aveva 71 anni.
Jean-Luc Baierlé è stato il medico del canton Giura per oltre 30 anni. Nel 1990 aveva importato l’idea di ‘Nez Rouge’ dal Quebec. Partita dal Giura, Porrentruy è tuttora la sede nazionale, l’iniziativa si è diffusa in tutta la Svizzera: oggi esistono 24 sezioni regionali.
L’idea iniziale di ‘Nez Rouge’ era tanto semplice quanto efficace: volontari dell’associazione nel periodo di fine anno riaccompagnano a casa le persone che non se la sentono di guidare perché troppo stanche o perché hanno bevuto troppo.
Oggi questi volontari non operano più solo durante la fine dell’anno bensì durante tutto l’anno, ovvero in tutte quelle occasioni che le persone potrebbero eccedere con il consumo di alcolici. Dal periodo carnascialesco soprattutto a tutte quelle festività che invitano la gente a uscire e a far festa.
- La notizia sul portale della RSICollegamento esterno.
- Anche la RegioneCollegamento esterno scrive della morte del fondatore di Nez Rouge, come pure tio.chCollegamento esterno.
- Il portale dell’associazione Nez RougeCollegamento esterno.
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