Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
Spero che malgrado i vari provvedimenti adottati per contrastare la pandemia abbiate trascorso un Natale felice.
Qui a nord delle Alpi, dopo le nevicate di inizio dicembre si sperava in un Natale bianco. Ma anche quest'anno non c'è stato nulla da fare. Pioggia, pioggia e ancora pioggia fino ad alta quota. E nei prossimi giorni, il mantello di neve che ricopre alcune regioni dovrebbe ulteriormente assottigliarsi. Una corrente occidentale umida e molto mite farà sì che il limite delle nevicate salirà addirittura oltre i 2'500 metri. E verso la fine della settimana, si potrebbero registrare fino a 15 gradi a 1'500 metri. Insomma, condizioni più da sci nautico che da sci alpino.
Dopo questo preludio meteorologico, vi lascio alla lettura delle notizie del giorno.
Nel 2022 la città di Zurigo potrebbe installare dei bagni unisex nelle scuole per gli allievi e le allieve transessuali.
La proposta del Dipartimento delle costruzioni della città deve ancora ricevere l’avallo del legislativo comunale, che si pronuncerà verso metà 2022. In caso di risposta positiva, Zurigo sarebbe all’avanguardia in materia.
Per l’associazione Transgender Network Switzerland, interpellata dal giornale domenicale svizzero tedesco NZZ am Sonntag, che riporta la notizia, questo provvedimento permetterebbe ai ragazzi e alle ragazze transesssuali o intersessuali di sfuggire a certe forme di violenza che possono manifestarsi sin dalla più giovane età. La misura riguarda anche il personale delle scuole.
È difficile stimare il numero di persone che potrebbero beneficiare di questo cambiamento, poiché non ci sono statistiche esatte sul numero di persone transgender. Il giornale sottolinea che tra gli adulti le stime variano tra lo 0,5 e il 3% della popolazione. Per i bambini e gli adolescenti, la proporzione non è nota.
- L’articoloCollegamento esterno della NZZ am Sonntag e la notizia in franceseCollegamento esterno ripresa da Le Temps.
- Il focus sulla comunità LGBT+ di swissinfo.ch.
L’orologeria svizzera si riprende meglio del previsto nel 2021 e le esportazioni tornano ai livelli pre-pandemia.
Dopo un 2020 contraddistinto da un calo dell’export di un quarto rispetto all’anno precedente, il settore orologiero svizzero è tornato a respirare, sottolinea il presidente della Federazione orologiera (FH) Jean-Daniel Pasche in un’intervista all’agenzia stampa Keystone-ATS.
A fine novembre il valore delle esportazioni si attestava a 20,4 miliardi di franchi, non lontano dal record del 2014, quando su tutto l’arco dell’anno aveva toccato quota 22,2 miliardi.
A fare da traino sono stati in particolare Stati Uniti e Cina, mentre sui grandi mercati europei (Regno Unito, Germania, Francia e Italia) si registrano ancora problemi. “Non tutte le imprese vivono però la stessa realtà”, sottolinea il presidente di FH. In particolare, vi è una polarizzazione tra l’alta gamma, che va bene, e l’entrata di gamma – ossia gli orologi con un prezzo inferiore ai 300 franchi – che non è ancora tornata ai livelli pre-crisi.
- La notiziaCollegamento esterno di Keystone-ATS ripresa dal sito bluewin.ch.
- Le sfide per l’orologeria svizzera nel 2021 in questo articolo d’archivio di swissinfo.ch.
- Tutte le crisi attraversate dal settore orologiero elvetico.
Il Monte Verità di Ascona è stata la culla del Lebensreform, il movimento culturale nato in Germania e in Svizzera a cavallo tra il XIX e il XX secolo che propugnava valori come il ritorno alla natura e il vegetarianismo. Un’influenza che si estende sino ai giorni nostri.
Esercizio fisico, dieta sana, spesso vegetariana e composta di alimenti ‘detox’, fiducia nella naturopatia e nelle discipline mediche alternative… di primo acchito si potrebbe pensare al contenuto di una delle tante riviste dedicate al benessere e alla salute stipate oggi nelle edicole. Sono però tutte idee già ben presenti nel movimento Lebensreform, nato negli ultimi decenni del XIX secolo, in contrapposizione allo sviluppo dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, e che al Monte Verità di Ascona aveva fondato una comunità (nell’immagine alcuni membri a una data imprecisata).
Per molto tempo seguite da pochi adepti, le idee difese da questo movimento hanno goduto di estrema popolarità soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, rileva la storica Eva Locher, che ha recentemente pubblicato un libro sul tema.
Uno dei punti centrali del Lebensreform – spiega Eva Locher – “è stata l’attenzione sull’individuo come perno di tutti i miglioramenti”. In sostanza, l’idea è che “solo nel momento in cui ogni individuo cambierà la sua vita, allora la società potrà migliorare”. O per dirlo altrimenti, la responsabilità individuale tanto cara al liberismo.
- L’intervista a Eva Locher del mio collega David Eugster.
- In questo articolo d’archivio di swissinfo.ch, un po’ di storia sul Monte Verità di Ascona.
Dicembre ancora da record per la Posta svizzera: distribuiti nel giro di un mese quasi 24 milioni di pacchi.
Dal ‘black Friday’ – l’ultimo venerdì di novembre – a oggi, indica lunedì l’azienda in una nota, la Posta non ha mai trattato nei suoi centri di spartizione e consegnato a domicilio così tanti invii. Il record giornaliero è stato registrato il 14 dicembre, dieci giorni prima di Natale, con 1,2 milioni di pacchi.
Un appuntamento per il quale la società di proprietà della Confederazione si era preparata: nell’ultimo anno ha infatti assunto 730 dipendenti in più nel settore della logistica.
In leggera controtendenza invece il volume di lettere, che è leggermente diminuito: se l’anno scorso ne erano state recapitate quotidianamente circa 15 milioni, quest’anno nel periodo in rassegna si contano circa 14 milioni di lettere, giornali e invii pubblicitari al giorno.
- La notiziaCollegamento esterno di Keystone-ATS ripresa dal Corriere del Ticino.
- Per aiutare il personale impiegato nello smistamento dei pacchi, la Posta ha testato a Basilea un esoscheletro. Potete scoprire questo progetto nel servizioCollegamento esterno della Radiotelevisione svizzera tedesca SRF.
- Come bonus, vi proponiamo anche questo divertente video su un’espressione in italiano tipicamente svizzera che ha per oggetto proprio la posta.
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