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La Landsgemeinde ad Appenzello

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

il bel tempo che ha contraddistinto questo mese di aprile ha spinto le autorità del Canton Uri a rivedere le aperture dei passi alpini chiusi durante l’inverno. Questo per la gioia di molti ciclisti e motociclisti (tra cui il sottoscritto). Annotatevi dunque che il passo dell'Oberalp (Uri-Grigioni) riapre al traffico venerdì alle 8. Il San Gottardo (Uri-Ticino) già in occasione dell'Ascensione, il prossimo 26 maggio.

Le autorità urane forniscono pure il calendario provvisorio delle riaperture anche degli altri passi: per il Klausen (Uri-Glarona) la data prevista è il 20 maggio, per il Furka (Uri/Vallese) il 10 giugno e per il Susten (Uri/Berna) il 24 giugno.

In attesa di sfrecciare sulle strade dei nostri bei passi alpini, vi lascio al bollettino di oggi.

La Landsgemeinde ad Appenzello
Keystone / Christian Merz

Dopo due anni di assenza a causa della pandemia, ad Appenzello Interno torna la ‘Landsgemeinde.

Tra cinque giorni, ovvero domenica prossima, torna la ‘Landsgemeinde’ di Appenzello Interno dopo che per ben due anni è stata sospesa a causa del Covid-19. Nel nutrito ‘programma’ della tradizionale assemblea in piazza, i cittadini dovranno eleggere per alzata di mano il governo cantonale, oltre ad esprimersi su svariati oggetti in votazione.

Il minuscolo cantone della Svizzera orientale conta poco più di 16’000 abitanti (il più popoloso, il canton Zurigo, ne conta 1’521’000) e si estende per una superficie totale di 173 chilometri quadrati(il canton Grigioni, il più esteso della Svizzera ha una superficie di 7’105 km2). Insieme al canton Glarona, è ancora il solo Cantone a mantenere ‘Landsgemeinde’.

Questa forma di democrazia diretta per alzata di mano è una tradizione che ha oltre 600 anni alla quale partecipano circa 5’000 persone l’ultima domenica di aprile. Dal 1403 si svolge regolarmente nella pittoresca cittadina di Appenzello. Prima dell’arrivo del Covid, dal 1850 non era mai stata cancellata o posticipata.

Autostrada bloccata
© Keystone / Peter Schneider

Bloccata questa mattina a Berna l’autostrada da una manifestazione di protesta a favore del clima.

Continuano le manifestazioni dei simpatizzanti del movimento ‘Renovate Switzerland’. Dopo aver bloccato nelle scorse settimane un’uscita autostradale a Losanna e il pont du Mont Blanc, nel centro di Ginevra, questa mattina cinque attivisti per il clima hanno bloccato l’entrata autostradale del raccordo di Berna-Wankdorf.

La protesta è iniziata attorno alle 7.40, ora in cui molti pendolari si recano al lavoro: i manifestatati hanno bloccato un’arteria stradale frequentatissima. Per riaprire l’autostrada ci è voluto l’intervento della polizia cantonale bernese che è giunta massicciamente sul posto. Dopo diversi minuti, poco dopo le 8.00 il traffico è ripreso normalmente per la gioia dei pendolari.

‘Renovate Switzerland’ è una campagna di resistenza civile che chiede al Consiglio federale di istituire un programma nazionale per la ristrutturazione massiccia degli edifici. Attualmente – scrivono i simpatizzanti sul loro sito – la Svizzera non ha un piano concreto per rispettare i suoi impegni internazionali e limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.

Il Cervino e in primo piano una cabina teleferica.
© Keystone / Christian Beutler

La stagione invernale in Svizzera si è chiusa con il botto grazie al bel lungo fine settimana pasquale.

Gli effetti della pandemia sulle stazioni sciistiche elvetiche sono ormai solo un brutto ricordo. C’è infatti grande soddisfazione tra gli addetti ai lavori per l’andamento della stagione invernale, che si è conclusa in bellezza: “nel lungo fine settimana pasquale il tasso d’occupazione dei letti è stato dell’85%. Siamo tornati ai livelli prepandemici“, ha indicato il portavoce di Svizzera Turismo, Markus Berger.

A salvare la stagione, anche durante questo inverno che ci siamo lasciati alle spalle, sono stati i turisti elvetici. A differenza però dell’anno precedente, dove praticamente non ci sono stati ospiti stranieri, i turisti dall’estero hanno iniziato a tornare in Svizzera a sciare, ha proseguito Berger.

Berno Stoffel, direttore di Funivie Svizzere, non ha esitato a parlare di rinascita degli sport invernali. Questo è dovuto anche al fatto che la pandemia ha eliminato temporaneamente altre opportunità di praticare sport, ha aggiunto. A livello di singole località, particolarmente positivi i bilanci delle stazioni sciistiche di Laax nei Grigioni, Zermatt in Vallese e Adelboden nel canton Berna.

La preparazione di uno spinello.
Keystone / Fabian Sommer

A Basilea si cercano volontari (già consumatori) per la sperimentazione dell’uso ricreativo della marijuana.

Si tratta del primo studio sperimentale sulla vendita controllata di canapa ad uso ricreativo in Svizzera. Lo ha comunicato oggi l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) che ha autorizzato la ricerca. Attualmente in Svizzera è proibito coltivare, importare, produrre o vendere canapa. Nonostante ciò, il consumo è diffuso e il mercato nero prospera.

A questo progetto sperimentale partecipano l’Università di Basilea, le cliniche psichiatriche universitarie e il Dipartimento della sanità di questo cantone. Obiettivo: fornire conoscenze sugli effetti dell’accesso controllato alla canapa (con vendita legale di canapa nelle farmacie), in particolare sulla salute dei consumatori, le loro abitudini di consumo o il mercato nero.

I partecipanti dovranno essere maggiorenni che già consumano cannabis e risiedono nel cantone. Lo stato di salute dei circa 400 volontari sarà monitorato costantemente, assicura l’UFSP. Un’ultima annotazione: la canapa deve soddisfare requisiti di qualità elevati ed essere coltivata biologicamente. Lo studio durerà due anni e mezzo. Il credito approvato è di 300’000 franchi.

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