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Coppia con bandiera arcobaleno

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

dopo la consueta chiusura invernale, il passo del San Gottardo sta ora per essere riaperto. L’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha infatti comunicato oggi che la strada sarà nuovamente percorribile a partire da questo venerdì alle ore 16. Chi lo preferirà potrà quindi tornare a scollinare a 2106 metri di quota una settimana prima dell’Ascensione, sperando così di allentare anche la situazione del traffico sull’asse nord-sud in previsione della festività.

A Pasqua le colonne al portale nord della galleria del San Gottardo avevano infatti raggiunto i 20 chilometri, con ritardi per i viaggiatori che erano arrivati a tre ore e mezza. Solo nel 1998 si era registrato un dato peggiore, con 25 chilometri di coda. Dopo questa curiosità, vi lascio alle altre notizie di oggi.

Buona lettura!

famiglia e spesa
Keystone / Obs/caritas Schweiz

Un numero particolarmente elevato di famiglie vive poco sopra la soglia di povertà. Per questo motivo, in un comunicato stampa odierno, Caritas Svizzera chiede che i nuclei con denaro appena sufficiente per vivere ricevano maggiori aiuti.

Da un punto di vista statistico, tali famiglie non sono considerate come povere. Proprio per questo non ricevono aiuti e gli rimane ben poco con cui sopravvivere, si legge in un comunicato odierno dell’organizzazione caritatevole. Paradossalmente, dispongono di meno mezzi rispetto a chi è considerato in povertà ma riceve aiuti.

Se la soglia del minimo vitale aumentasse di soli 500 franchi, il numero di persone considerate povere, infatti, raddoppierebbe. Lo mostra uno studio realizzato in collaborazione con l’Alta scuola specializzata bernese. Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), nel 2020 in Svizzera si contavano 722’000 persone considerate povere, pari all’8,5% della popolazione.

A detta di Caritas, non è un caso che siano soprattutto le famiglie a trovarsi in situazioni economiche difficili. Fare figli significa in generale meno introiti e più spese. Le famiglie in Svizzera, sempre secondo l’organizzazione, ricevono pochi aiuti dallo Stato. La politica dovrebbe proporre opzioni di custodia favorevoli per i figli, oltre a prestazioni complementari specifiche. Anche l’offerta di formazione e formazione continua per adulti dovrebbe essere ampliata, in modo da permettere di progredire a livello professionale.

coppia
© Keystone / Christian Beutler

Nel 2021, il servizio di aiuto e sostegno “LGBT+ Helpline” ha ricevuto circa 90 segnalazioni di violenze – fisiche o verbali – legate all’odio. Si tratta di un aumento del 50%, si legge in un comunicato odierno delle associazioni LGBT+ in occasione del giorno contro l’omofobia.


Questi dati sono solamente la punta dell’iceberg, hanno spiegato Pink Cross, l’Organizzazione lesbiche Svizzera e Transgender Network Switzerland, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Gli episodi segnalati sono soprattutto insulti o bandiere arcobaleno distrutte. Un terzo è però legato a vere e proprie aggressioni fisiche. Secondo quanto si legge nella nota, oltre la metà dei segnalatori ha ammesso di aver subito conseguenze psicologiche a causa dell’evento traumatico.

Le cifre nascoste di questi casi sono però enormi, secondo le associazioni di categoria. Per questo viene chiesto di stilare una statistica nazionale di reati contro persone la cui sessualità non corrisponde a quella che è considerata la norma sociale. Attualmente tali dati vengono registrati solo dalla Città di Zurigo e dal Canton Friburgo.

immobili
Keystone / Laurent Gillieron

I prezzi delle proprietà residenziali sono diminuiti nel primo trimestre del 2022. Il calo rispetto ai tre mesi precedenti è stato dello 0,4%. Su base annua tuttavia, si osserva un rincaro del 7%.


È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST), che oggi in una nota riferisce dell’ultimo IMPI (indice svizzero dei prezzi degli immobili residenziali) aggiornato. Il dato si è attestato a 110,3 punti (quarto trimestre 2019 = 100).

Il calo dell’indice è riconducibile agli sviluppi contrastanti del mercato delle case unifamiliari (+0,6%) e di quello degli appartamenti di proprietà (-1,2%). Alla prima voce, i prezzi sono aumentati in particolare nei comuni urbani di un grande agglomerato (+4,9%), mentre la flessione più marcata è stata osservata in quelli di un piccolo agglomerato o fuori (-4,2%).

Nel caso degli appartamenti di proprietà, la diminuzione più evidente si è verificata nella categoria dei comuni urbani di un agglomerato medio (-3,3%). L’unica categoria in cui si è registrato un incremento è quella dei comuni intermedi (+0,7%). Nel confronto con lo stesso periodo del 2021 invece, il costo d’acquisto degli appartamenti è salito del 5,6%. Per le case, si è spinto fino a un +8,5%.

tappeto rosso a cannes
Keystone / Guillaume Horcajuelo

Si apre oggi e durerà fino al 28 maggio la 75esima edizione del Festival di Cannes, in cui si potranno vedere quattro film svizzeri in prima mondiale.


Due delle pellicole della sezione Quinzaine des Réalisateurs sono state prodotte dai ginevrini Pauline Gygax e Max Karli. Si tratta di “La dérive des continents (au sud)” del regista Lionel Baier, terza parte della tetralogia che esplora l’Europa dai quattro poli della bussola, e del documentario “De humani corporis fabrica”, del duo francese Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor.

Il terzo film svizzero selezionato per la Quinzaine è la coproduzione svizzera-spagnola-francese “El agua” di Elena López Riera. Nel su primo lungometraggio la regista segue un gruppo di giovani che cercano di sopravvivere alla spossatezza dell’estate.

La quarta produzione svizzera, “99 Moons” dello zurighese Jan Gassmann, racconta la storia di un amour fou ed è presentata nel programma dell’Association du Cinéma indépendant pour sa diffusion (ACID Cannes), che dal 1993 seleziona nove lungometraggi indipendenti per il festival.

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