Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori,
il carpooling (l'uso condiviso di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi di spostamento) è promosso dalle aziende e dalle autorità per cercare di ridurre sia il congestionamento del traffico sia l'inquinamento a esso legato. Una famiglia polacca, però, ha forse preso questi consigli un po' troppo alla lettera: sull’auto omologata per sette persone, fermata al valico tra Germania e Svizzera, vi erano 9 adulti e 14 bambini/e.
Il conducente ha dovuto pagare una multa e la famiglia, diretta verso Berna, è stata obbligata a continuare il viaggio a bordo di diversi veicoli.
Sto cercando di raffigurarmi la scena, ma l'unica immagine che mi viene in mente (e forse anche a voi) è quella, famosa, di una piccolissima auto dalla quale escono decine di clown. Ed è proprio con questa immagine che vi lascio alla lettura delle notizie del giorno.
Il rincaro annuo in Svizzera si è attestato al 2,8% nel 2022. Si tratta del valore più elevato dal 1993, quando era stato registrato un 3,4%. Lo ha fatto sapere oggi l’Ufficio federale di statistica (UST).
A pesare, scrive l’UST, è stato in particolare l’aumento del costo dei prodotti petroliferi, del gas, delle automobili e degli affitti delle abitazioni. Dall’altra parte sono invece diminuiti i prezzi dei medicamenti e delle offerte di telefonia.
A gennaio l’inflazione era dell’1,6%. Da quel momento è salita costantemente sino a raggiungere un picco del 3,5% in agosto, per poi tornare a contrarsi lievemente. Un aspetto positivo di questa situazione è che comunque l’inflazione elvetica rimane nettamente inferiore a quella degli altri Paesi. A titolo di paragone, la Germania, che è il principale partner commerciale della Confederazione, ha visto il suo rincaro attestarsi al 7,9% nell’anno che si è appena concluso.
Il rincaro stabilito dall’UST ha una grande importanza in vari ambiti: dalle negoziazioni salariali agli affitti, passando per il calcolo del contributo per gli alimenti nell’ambito dei divorzi.
- La notizia su TVS Tvsvizzera.it.
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “La politica svizzera s’impossessa del potere d’acquisto”.
- Il comunicato stampaCollegamento esterno dell’Ufficio federale di statistica.
Il settore dei taxi sta morendo nelle grandi città svizzere: da una parte sono sempre meno le persone che li usano e dall’altra l’arrivo di aziende concorrenti come Uber e i cambiamenti nel mercato del lavoro hanno inflitto un duro colpo a tassisti e tassiste.
A soffrire, in particolare, è la città di Zurigo. Dopo un primo boom negli anni ’50, con l’ascesa dell’automobile e un secondo negli anni ’70 (con le crisi petrolifere ed energetiche, sono nate in tutto il mondo migliaia di compagnie di taxi), oggi si constata un rallentamento drastico del settore. Non ha nemmeno aiutato la crisi pandemica: con la diffusione del Covid-19, le persone hanno preferito gli spostamenti privati, evitando il più possibile sia i trasporti pubblici che i taxi.
Il futuro di questo tipo di trasporti sembra essere invece meno minacciato in centri urbani minori, dove le opzioni di trasporto pubblico sono più ridotte rispetto alle grandi città, soprattutto in fasce orarie serali e notturne.
Un’altra minaccia è inoltre rappresentata dalla sempre più sentita mancanza di lavoratori e lavoratrici qualificati. Secondo Markus Kunz, amministratore delegato dell’azienda leader di mercato “Nova Taxi” intervistato dalla Radiotelevisione della Svizzera tedesca, nella sola città di Berna potrebbero attualmente essere occupate diverse dozzine di posti di lavoro, ma nell’ultimo anno non ci sono stati candidature.
- La notiziaCollegamento esterno riportata dal portale SRF News (in tedesco).
- Dagli archivi di TVS Tvsvizzera.it: “A Ginevra, una nuova alternativa a Uber e ai taxi”.
Quello che sta perdurando da diversi giorni potrebbe non essere un raffreddore particolarmente difficile da debellare, ma invece un’allergia ai pollini in largo anticipo: lo fa sapere il Centro allergie Svizzera.
Già il 28 dicembre nell’aria è stata registrata una presenza di pollini di nocciolo: queste piante, a causa delle temperature eccezionalmente altre di questo inverno, hanno iniziato a fiorire 20-30 giorni prima della norma.
Roxane Guillod, del Centro allergie, invita tutte le persone allergiche a essere previdenti: chi reagisce in maniera violenta ai pollini, dovrebbe già sin da ora farsi prescrivere dal medico farmaci adeguati e tenerli a portata di mano.
Rimedi della nonna, antistaminici, fazzoletti e tanta pazienza: questa la ricetta per affrontare una stagione eccezionalmente lunga di starnuti, naso che gocciola, occhi rossi e gola che prude.
- La notiziaCollegamento esterno sul portale online del Corriere del Ticino.
- La pagina del Centro allergie SvizzeraCollegamento esterno dedicata ai pollini (in italiano) e il comunicatoCollegamento esterno odierno (in francese).
Il caldo eccezionale degli ultimi giorni non è dannoso solo per le stazioni sciistiche, dove manca la neve e quindi snowboarder, sciatrici e sciatori, ma anche per la fauna. Il ciclo vitale di molte specie animali è infatti modificato dai cambiamenti climatici.
Prendiamo le zecche, per esempio: questo aracnide ha ormai iniziato a pungere animali ed esseri umani anche in inverno. Attive sopra temperature di sette gradi, proliferano in ambienti umidi e soleggiati. Nei primi tre giorni dell’anno sono già state segnalate tre punture tramite l’app Zecke – Tick PreventionCollegamento esterno. A titolo di paragone, in tutto il mese di gennaio 2022 non ne era stata segnalata nemmeno una.
Gli sbalzi di temperatura, inoltre, uccidono le api: si svegliano dal letargo a causa del caldo e appena le temperature calano nuovamente, questi insetti così preziosi per la biodiversità muoiono.
Dare da mangiare agli uccelli nel vostro giardino durante l’inverno non è per forza una cattiva idea, ma bisogna prestare attenzione ad alcuni dettagli: il cibo dev’essere posto in un luogo asciutto (molti agenti patogeni che si diffondono tra i volatili, lo fanno tramite il cibo) e pulito (le deiezioni che entrano in contatto con il cibo sono estremamente pericolose).
- La notiziaCollegamento esterno riportata dal portale tio.ch.
- Da SWI Swissinfo.ch “Dopo San Silvestro anche Capodanno con temperature record”.
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