Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori all’estero,
dopo Basilea anche la città di Zurigo ha lanciato un progetto pilota per la distribuzione controllata di marijuana. I produttori possono ora iniziare la coltivazione mentre la distribuzione dovrebbe partire in agosto.
Per ora sono aperte le iscrizioni per partecipare al progetto: i futuri partecipanti devono essere maggiorenni, fare già uso di questo stupefacente ed essere domiciliati nella città. L’obiettivo è studiare i modelli di vendita regolamentata della cannabis, il loro effetto sulla salute. La vendita di cannabis è prevista in dieci farmacie di Zurigo.
Come la “trinità” svizzera ha obbligato UBS ad acquistare Credit Suisse secondo il Financial Times.
Il quotidiano britannico Financial Times racconta in un articolo gli ultimi giorni di Credit Suisse. Già mercoledì 15 marzo, la cosiddetta “trinità” – ovvero la Banca nazionale svizzera, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e il Dipartimento delle finanze – hanno convocato il presidente di Credit Suisse Axel Lehmann e l’amministratore delegato Ulrich Körner.
In questo incontro i tre hanno trasmesso un messaggio chiaro: “Farete la fusione con UBS e lo annuncerete domenica sera prima dell’apertura dei mercati asiatici. Non ci sono altre opzioni“. Il giorno dopo, giovedì 16 marzo, la trinità ha chiamato UBS ordinando al gruppo di trovare una soluzione per salvare dal fallimento Credit Suisse. Entrambe le banche si sono mostrate parecchio reticenti.
La prima offerta di UBS è stata rispedita al mittente. Sotto pressione per ottenere un accordo entro la fine della giornata, la trinità ha così iniziato ad aumentare la pressione su entrambe le parti, minacciando di rimuovere il consiglio di amministrazione di Credit Suisse se non avesse firmato. Dall’altra parte, UBS è stata sollecitata ad aumentare il prezzo. Cosa che UBS ha accettato con riluttanza. Poche ore dopo l’annuncio dell’acquisizione.
- L’articolo del Financial TimesCollegamento esterno tradotto in italiano su swissinfo.chCollegamento esterno.
- La notizia dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS su tvsvizzera.it.
- La vicenda che segna il cambiamento di immagine della piazza finanziaria svizzera, sempre su tvsvizzera.it.
La professione di medico si femminilizza e la dipendenza dall’estero è sempre maggiore.
Questa mattina la Federazione dei medici svizzeri (FMH) ha presentato la “Statistica medica 2022”. Sappiate dunque che in Svizzera esercitavano a fine 2022 esattamente 40’002 medici, il 2% in più rispetto all’anno precedente, ovvero 4,6 medici per 1’000 abitanti. Un tasso paragonabile a quello dei Paesi vicini.
Secondo l’FMH, il continuo leggero aumento dei medici è dovuto soprattutto all’incremento del numero di dottoresse che rappresentano oggi il 45,7% di tutto il corpo medico. Preoccupa invece l’età dei dottori che è leggermente aumentata: oggi un medico su due ha 50 anni o più, mentre un medico su quattro è ultra 60enne.
Altro aspetto preoccupante è la penuria di medici di famiglia. Come scrive l’FMH, la densità è di 0,8 medici di famiglia per 1’000 abitanti e da anni questa cifra è inferiore al valore 1 raccomandato. Dopo Israele, la Confederazione ha inoltre la seconda maggiore proporzione di medici stranieri dei Paesi dell’OCSE: 15’783 dei 40’002 medici attivi in Svizzera hanno ottenuto la loro laurea in medicina all’estero.
- La notizia è presente un po’ su tutti i media. Qui la versione di tio.chCollegamento esterno.
- Come la Svizzera recluta medici stranieri in un approfondimento del collega Giannis Mavris su swissinfo.ch.
- Il mestiere del medico di famiglia. La storia di un chirurgo che ha scelto l’ambulatorio di medicina generale raccontata dalla collega Sonia Fenazzi su swissinfo.ch.
La Svizzera ha il miglior sistema di istruzione superiore del mondo dove brilla il Politecnico federale di Zurigo
Non siamo noi a vantarci del sistema accademico elvetico. Che la Svizzera ha il miglior sistema di istruzione superiore al mondo lo afferma la 13esima classifica “Quacquarelli Symonds” (QS) che ha analizzato 15’700 programmi di 1’594 università in 93 Paesi. Secondo QS, si tratta della più grande classifica delle facoltà mai realizzata, che consente di comprendere meglio i criteri di successo.
Il Politecnico di Zurigo è al primo posto nel mondo per lo studio di tre discipline: scienze terrestri e marine, geofisica e geologia. È quindi al primo posto più spesso di qualsiasi altra università dell’Europa continentale e al terzo posto nel mondo, insieme alle università di Oxford e Cambridge nel Regno Unito. Solo il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston e l’Università di Harvard fanno meglio.
Spiccano poi le facoltà di veterinaria di Berna e Zurigo (tra le migliori cinque del mondo), di odontoiatria sempre di Berna e Zurigo (tra le prime dieci) e ingegneria civile dei politecnici di Zurigo e Losanna, sempre tra le prime dieci al mondo. In generale le università statunitensi dominano in 32 discipline, quelle britanniche sono in testa in 15 discipline. Un ultimo dato: sette delle dieci migliori scuole di gestione alberghiera e del tempo libero del mondo sono in Svizzera.
- La classifica ripresa in un articolo di tvsvizzera.it.
- Una mia intervista al rettore del politecnico di Zurigo, sempre tra le 10 migliori università del mondo.
- Qui potete trovareCollegamento esterno tutte le classifiche delle università del mondo.
Gli svizzeri sono grandi mangiatori di formaggio, ma nel 2022 c’è stato un leggerissimo calo del consumo pro capite.
Lo scorso anno il consumo di formaggio in Svizzera è stato in media di 22,9 chilogrammi pro capite, con un calo di 300 grammi rispetto al 2021. Tuttavia, nei 15 anni trascorsi dal 2007, è aumentato del 10%. Visti i dati, “il consumo di formaggio in Svizzera rimane elevato e stabile“, ha dichiarato mercoledì l’Associazione svizzera dei produttori di latte.
Per un veloce confronto internazionale, sono i francesi i campioni del mondo: ogni cittadino transalpino mangia all’anno 25,9 chilogrammi di formaggio, secondi vengono gli islandesi con 25,2 chilogrammi, terzi i finlandesi con 24,7 chilogrammi. Gli italiani figurano al quinto rango con 23 chilogrammi pro capite. La Svizzera segue a ruota al settimo posto.
In cifre assolute, nel 2022 in Svizzera sono state consumate ben 204’000 tonnellate di formaggio svizzero e straniero. Le abitudini di consumo sono cambiate lentamente ma costantemente negli ultimi 15 anni. Sempre più richiesti sono i formaggi freschi: l’anno scorso ogni persona in Svizzera ha consumato in media 8,5 chilogrammi di questi formaggi, di cui 3,3 chilogrammi solo sotto forma di mozzarella.
- L’articolo sul consumo di formaggi sul nostro sito tvsvizzera.it e su tio.chCollegamento esterno.
- Il comunicato Collegamento esternodell’Associazione svizzera dei produttori di latte.
- La classifica dei migliori formaggi al mondo che ha fatto parecchio discutere in un mio contributo su tvsvizzera.it.
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