La televisione svizzera per l’Italia
donna con pelliccia e cane

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

La campagna in vista delle elezioni federali di ottobre sta entrando nel vivo. Un po' dappertutto fioriscono manifesti che invitano a votare per tale o tal altra candidata. Senza contare le immagini e i video pubblicati sulle reti sociali. In questo germoglio, succede però a volte che si compiano degli svarioni. Ad esempio, in queste ore l'Unione democratica di centro si è vista bloccare da YouTube un filmato, probabilmente per un presunto plagio. Alcuni membri del partito ballano sulle note di un ritornello un po' troppo simile alla canzone We are Family, del gruppo americano Sister Sledge. Nel Canton Vaud, invece, ha fatto sorridere il manifesto del candidato Eric Bonjour, anche lui dell'Unione democratica di centro, che invita votarlo il 23 ottobre prossimo. Il problema? L'appuntamento elettorale è fissato per il 22…

fila di alberi
© Keystone / Martial Trezzini

Non tutti gli alberi hanno effetti positivi sulla qualità dell’aria nelle città: è la conclusione a cui è giunta una ricerca del Politecnico federale di Losanna.

Contribuiscono a creare zone di frescura e assorbono CO2: gli alberi sono un toccasana per l’ambiente e per la popolazione. Tutto vero, ma certi alberi non sono una soluzione miracolo. Anzi. Alcuni di essi emettono più composti organici volatili (COV) di altri. Queste sostanze naturali reagiscono con emissioni di origine antropica, ad esempio con gas di scarico delle auto, generando ozono.

Nello studio condotto a Ginevra, il Politecnico federale di Losanna ha rilevato che ad esempio la quercia – la specie più diffusa nei parchi e nelle strade della città – produce molti più COV di altri alberi. Anche i pioppi rappresentano un problema.

“L’obiettivo non è quello di abbattere alberi nei quartieri in cui ci sono troppe querce o pioppi – spiega alla Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS Donato Kofel, co-autore dello studio. In futuro, però, se vogliamo piantare molti alberi, dovremo tenere conto di questi diversi aspetti ed evitare di piantare specie che emettono molti COV, per prevenire, ad esempio, la formazione di ozono”.

pianeta
swissinfo.ch

Il Centro alla ricerca di un nuovo slancio: in perdita di velocità da diversi anni, il partito nato dalla fusione tra il Partito popolare democratico e il Partito borghese democratico vuole tornare a crescere.


Le elezioni federali di ottobre saranno la prova del nove per la formazione centrista, che si presenta per la prima volta all’elettorato nelle nuove vesti. L’obiettivo minimo è di riuscire a raggiungere almeno la quota dei due precedenti schieramenti, vale a dire il 13,8%, e di confermare il suo predominio in Consiglio degli Stati, dove il Centro rappresenta il gruppo più forte.

Tra i principali temi di campagna, il partito della consigliera federale Viola Amherd fa leva in particolare sulla lotta al continuo aumento dei premi dell’assicurazione malattie, sullo sgravio fiscale per le persone sposate e su una ridefinizione del principio di neutralità e una maggiore cooperazione internazionale nella politica di difesa.

Per quanto concerne la Quinta Svizzera, il Centro è favorevole a una sua rappresentanza diretta nel Parlamento federale, come già avviene per esempio in Italia o in Francia. Il partito milita inoltre per un rafforzamento della sicurezza sociale per le persone espatriate, per un migliore accesso al sistema bancario svizzero e per la reintroduzione del voto elettronico, a patto che la sicurezza sia garantita.

bandiera americana davanti a un edificio conlogo ubs
Keystone / Martin Ruetschi

UBS ha archiviato un’altra vertenza giudiziaria. La banca svizzera ha pagato 1,435 miliardi al Dipartimento di giustizia statunitense per appianare un caso risalante al periodo 2006-2007.

La vicenda riguarda le perdite causate agli investitori attraverso i crediti ipotecari residenziali ((residential mortgage-backed securities, RMBS, o i cosiddetti subprime), all’origine della crisi finanziaria del 2008. Il patteggiamento permette di mettere la parola fine sulle richieste di risarcimento.

La banca svizzera era accusata di aver fatto dichiarazioni false e ingannatori a chi ha acquistato titoli garantiti da crediti ipotecari. UBS era al corrente, secondo gli inquirenti, che le garanzie erano insufficienti.

Lo scandalo dei mutui subprime è stato alla base della crisi finanziaria del 2008. Diverse grandi banche sono state accusate di aver ingannato la propria clientela vendendo mutui deteriorati. Quando il mercato immobiliare è crollato, chi deteneva questi titoli ha perso ingenti somme di denaro. Il caso UBS era uno degli ultimi ancora in sospeso. Diverse altre grandi banche negli Stati Uniti e in Europa, tra cui Credit Suisse, avevano risolto la vicenda dei subprime con accordi simili a quello annunciato lunedì da UBS.

donna con pelliccia e cane
© Keystone / Christian Beutler

Seppur in lieve calo, la ricchezza media di una persona adulta in Svizzera resta la più elevata al mondo, stando al Global Wealth Report, pubblicato martedì da Credit Suisse.

Alla fine del 2022, in media una persona adulta in Svizzera deteneva un patrimonio di 685’000 dollari. Si tratta di un calo di circa 1’500 dollari (-1,9%) rispetto all’anno precedente, quando il boom del mercato azionario aveva fatto aumentare la ricchezza. Secondo il rapporto annuale di Credit Suisse, al secondo posto di questa classifica figurano gli Stati Uniti (551’350 dollari, -28’000) e al terzo Hong Kong (551’190, -2’170). La Svizzera deve il suo ampio vantaggio in particolare all’accumulo di patrimonio attraverso le casse pensioni.

A livello globale, la ricchezza netta privata è diminuita per la prima volta dal 2008, a causa in particolare dell’indebolimento di molte monete nei confronti del dollaro, dell’andamento dei mercati finanziari e dell’inflazione. Il calo è stato del 2,4%. Le perdite sono state più forti nell’America del Nord e in Europa che in Asia. Il patrimonio medio per persona adulta nel mondo ammontava a 84’718 dollari.

Secondo le previsioni degli economisti e delle economiste della banca, questa tendenza al ribasso dovrebbe essere temporanea: nei prossimi cinque anni la ricchezza globale aumenterà del 38% e il patrimonio medio per adulto dovrebbe raggiungere i 110’270 dollari.

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