La televisione svizzera per l’Italia
L Atomium di Bruxelles con un cittadino svizzero con tanto di bandiera e costume tadizionale.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

non penso che la Svizzera abbia mai pensato di rinunciare alla neutralità aderendo alla Nato. Comunque sia l’ex generale tedesco e massima autorità militare in Germania Harald Kujat ha ricordato alla Confederazione, sulle pagine della Weltwoche, di difendere questo status con le unghie e con i denti.

Anche perché altrimenti la Svizzera sarebbe parte dell'attuale conflitto: e questa è una situazione che può diventare molto scomoda, puntualizza l’ex presidente del comitato militare della Nato.

Non ci resta che dargli ragione e augurarvi una buona lettura.

L Atomium di Bruxelles con un cittadino svizzero con tanto di bandiera e costume tadizionale.
Keystone Martin Ruetschi

Londra reintegrata nel programma di ricerca Ue “Horizon Europe”. La Svizzera spera di seguire le orme britanniche.

Regno Unito e Ue hanno annunciato oggi di aver raggiunto un accordo sulla partecipazione britannica al programma dell’Ue per la ricerca Horizon Europe e al programma europeo di osservazione della terra Copernicus. Tuttavia, ciò non influirà su un eventuale veloce reintegro anche della Svizzera.

La questione dell’associazione della Svizzera a Horizon Europe non può essere chiarita a livello giuridico, sebbene la basi legali ci siano (bilaterali I): resta una questione meramente politica. La posizione della Commissione europea non cambia. E non ci si deve aspettare che Bruxelles cambi strategia.

La Svizzera non ha quindi altra scelta se non quella di portare avanti i colloqui esplorativi con Bruxelles al fine di adottare rapidamente un mandato negoziale. Solo così la Commissione europea darà il via libera all’avvio dei negoziati su Horizon Europe. L’esclusione dal programma penalizza fortemente la ricerca negli atenei elvetici e la loro attrattività.

Un pilone dell alta tensione.
Keystone/gaetan Bally

Quattro quinti della corrente consumata in Svizzera è di origine rinnovabile.

Lo scorso anno il 78.5% della corrente consumata in Svizzera era generata da fonti rinnovabili, Il 19,6% della corrente proveniva dall’atomo. Solo una piccola parte dell’energia elettrica fornita nel 2022 proveniva da fonti energetiche fossili (1,9 %). Sono cifre pubblicate dall’Ufficio federale dell’energia.

Il 68% dell’energia idroelettrica fornita è stata prodotta in Svizzera. Nel 2021 questa quota era del 76%. Il 2022 è stato un anno molto arido con conseguente minore produzione di energia idroelettrica indigena. La corrente consumata generata da fonti rinnovabili (sole, eolica, biomassa) è aumentata ulteriormente, passando al 13,7%.

In verità in Svizzera, il 52,8% dell’elettricità è prodotto a partire dalla forza idrica, il 36,4% dal nucleare, l’1,4% da fonti fossili e il 9,4% da nuove energie rinnovabili. Ai consumatori finali non viene tuttavia fornita solamente energia elettrica prodotta in Svizzera: per questo, il mix di produzione svizzero non coincide con la composizione media dell’elettricità fornita.

Le tessere sanitarie delle diverse assicurazioni.
© Keystone / Christian Beutler

Un’assicurazione sanitaria unica per tutta la Svizzera non garantisce risparmi sui costi della salute.

Ieri un sondaggio aveva chiaramente indicato che i cittadini e le cittadine elvetiche sono favorevoli all’introduzione di una casa malati unica. Oggi l’esperto del ramo del sito di confronto Comparis, Felix Schneuwly, sostiene che sbaglia chi pensa di ridurre la fattura da pagare introducendo un’assicurazione sanitaria unica.

Felix Schneuwly chiarisce che le persone che pensano che un’unica assicurazione con la stessa gamma di prestazioni rimborsate comporterà dei risparmi hanno torto. Infatti, secondo l’esperto, solo il 5% dei premi è costituito da costi amministrativi. Pertanto, anche una riduzione del 50%, ossia del 2,5% dei premi, non rappresenta un risparmio reale.

L’unico vero risparmio può essere realizzato solo sulla parte del 95% dei premi che è legata al costo delle prestazioni: in altre parole riducendo l’offerta di prestazioni! Ma i sostenitori di un’unica assicurazione non vogliono certamente ridurre la gamma dei servizi. Anche perché questo aprirebbe la porta a una medicina a due livelli: chi può permettersi un’assicurazione complementare e chi no.

Un orologio in formato gigante di Blancain.
Keystone / Christian Brun

Dopo il “Moonswatch”, Swatch mette sul mercato un nuovo orologio prodotto in collaborazione con Blancpain.

Visto l’immenso successo del “Moonswatch” realizzato in collaborazione con Omega e ispirato all’orologio portato dagli astronauti sulla Luna, il marchio Swatch torna alla carica con un nuovo prodotto frutto della collaborazione questa volta con la manifattura del lusso Blancpain (che appartiene al gruppo Swatch) e dedicato agli oceani.

Il nuovo orologio sarà lanciato tra due giorni, il 9 settembre, e si chiama “Bioceramic Scuba Fifty Fathoms” e ricorda il famoso l’orologio subacqueo Fifty Fathoms di Blancpain. In vendita saranno messi cinque modelli ciascuno dei quali porta il nome di un grande mare: “Arctic Ocean”, “Pacific Ocean”, “Atlantic Ocean”, “Indian Ocean” e “Antarctic Ocean”.

Il prezzo di questi orologi non è ancora stato svelato. Proprio come con i “MoonSwatch, gli articoli saranno messi in vendita in negozi Swatch selezionati: solo dodici in Svizzera, fra cui quello di Lugano. Un cliente potrà acquistare un solo orologio al giorno.

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