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Jungfrau

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

l'ex asso del calcio brasiliano Ronaldo è un amante delle Alpi svizzere e pur provenendo da un Paese caldo non sembra temere né l'altitudine, né le temperature gelide.

Sabato scorso l'ex giocatore di Barcellona, Inter e Real Madrid è infatti salito con la famiglia sulla Jungfrau con il trenino più alto d'Europa. Giunto alla stazione posta a oltre 3'400 metri l'ex campione del mondo ha voluto esibirsi in una partitella sul campetto allestito sul ghiacciaio.

A dire la verità non è la prima volta che viene organizzato un incontro sulla Jungfrau, ma solitamente i partecipanti con hanno la stessa fama di Ronaldo.

Buona lettura.

rogo
Keystone

Tre bambini sono morti in un incendio scoppiato nella notte in una vecchia fattoria a Wiggen, nel canton Lucerna. Altre tre persone sono rimaste ferite, due in modo serio.

All’arrivo dei pompieri, intorno all’1:30, l’edificio in legno e l’adiacente fienile erano completamente avvolti dalle fiamme. Tre persone, i due genitori dei bambini e una terza persona, si trovavano all’esterno. La donna di 36 anni e un uomo di 43 anni sono stati trasferiti in elicottero all’ospedale mentre il padre di 38 anni ha riportato ferite leggere.

Per tutta la mattinata sono state condotte le ricerche dei tre bimbi dispersi di 9, 7 e 6 anni, ostacolate dall’instabilità della struttura danneggiata dal rogo. Successivamente i soccorritori, calati dall’alto con una corda, sono riusciti a penetrare nella vecchia casa e hanno individuato i corpi delle vittime.

La polizia, che sta conducendo un’inchiesta sull’incendio di cui non sono note le cause, non ha fornito ulteriori dettagli su questa tragedia.

anziani
© Keystone / Gaetan Bally

Il Governo federale scende in campo contro le due iniziative sulle pensioni su cui il popolo sarà chiamato ad esprimersi alle urne il prossimo 3 marzo.

La proposta di concedere la tredicesima ai e alle titolari di una rendita pensionistica pubblica (AVS) viene ritenuta insostenibile dal profilo finanziario dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, poiché costerebbe 4,1 miliardi di franchi all’anno dal 2026, cifra che salirebbe poi a 5 miliardi dal 2030, con il previsto aumento dei pensionati e delle pensionate.

Per aiutare questa categoria di residenti la titolare del Dipartimento federale degli Interni ha promesso che presenterà tra due anni in Parlamento un progetto destinato a consolidare in prospettiva l’AVS con provvedimenti mirati per le persone con rendite insufficienti.

La consigliera federale ha anche criticato la proposta di innalzamento dell’età di pensionamento a 66 anni dopo il 2028 e di ancorarla all’evoluzione della speranza di vita. Anche in questo caso l’esecutivo preferisce soluzioni condivise. L’introduzione di automatismi rigidi, sottolinea Elisabeth Baume-Schneider, non tiene conto della complessità del sistema pensionistico e penalizza alcune categorie specifiche (mansioni logoranti).

violenza
Keystone / Jonas Walzberg

Si parla spesso di violenza domestica ma spesso sfugge la portata concreta del fenomeno. Berna ci informa oggi che ogni anno 27’000 bambini e bambine sono testimoni di aggressioni all’interno della famiglia.

Secondo quanto evidenzia l’Ufficio federale dell’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) e della Conferenza svizzera contro la violenza domestica, sulla scorta di una recente ricerca, queste situazioni si ripercuotono negativamente sulla salute psicofisica dell’infanzia e incidono sulle prestazioni scolastiche e sullo sviluppo sociale delle e dei minorenni.

Inoltre, emerge dallo studio, le violenze tra genitori non vengono spesso indagate nell’ambito delle procedure di divorzio o di separazione, con la conseguenza che di norma viene poi concesso l’affidamento parentale congiunto anche nel caso che vi siano indizi di violenze.

Un ulteriore aspetto problematico riguarda l’assetto federale: sebbene infatti esitano diverse offerte di sostegno specifiche per la protezione dell’infanzia e l’assistenza psicosociale, le persone interessate non vi hanno accesso in tutti i cantoni: il coordinamento tra i servizi coinvolti varia a seconda delle regioni e i finanziamenti non risultano uniformi sul territorio.

Maurer
© Keystone / Urs Flueeler

Che l’ex consigliere federale Ueli Maurer avesse idee piuttosto anticonformiste era noto ma le sue recenti dichiarazioni al canale web hoch2.tv stanno comunque facendo discutere.

L’ex presidente dell’Unione democratica di centro (destra), tornando sulla sua recente esperienza governativa, ha infatti affermato che la pandemia di coronavirus non è stata altro che “un’isteria” di massa alimentata ad arte. E i vaccini, che “abbiamo fatto credere che fossero fondamentali” nella lotta contro la pandemia, si sono rivelati “più fumo che sostanza”.

Ma di chi è la colpa di tutto questo, agli occhi dell’ex ministro delle finanze? Dell’industria farmaceutica che ha beneficiato di lucrosi guadagni e dei media che hanno riferito gli eventi in modo assolutamente acritico.

A queste dichiarazioni ha fatto seguito il coro unanime dei critici. Che evidentemente non si rammentano della maglietta di “Freiheitsrychler” – organizzazione che si è opposta alle misure anti Covid del Governo – indossata dall’allora consigliere federale nel settembre 2021 a un evento politico UDC.

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