Andermatt, la svolta di lusso di un villaggio alpino
Il progetto di un milionario egiziano di costruire il più grande complesso turistico della Svizzera in quello che una volta era un normale villaggio di montagna ha cambiato il panorama di Andermatt e le vite di chi ci abita. Due fotografi mettono in risalto le radici più umili della regione.
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Nata in Inghilterra, vivo in Svizzera dal 1994. Mi sono formata come graphic designer a Zurigo tra il 1997 e il 2002. Recentemente mi occupo di elaborazione di immagini e ho raggiunto il team di swissinfo.ch nel marzo del 2017.
Helen James (redazione fotografica), Beat Brechbuehl, Franca Pedrazzetti (foto), swissinfo.ch
Il mega ‘resort’ è stato pubblicizzato come diverso da qualsiasi altra destinazione turistica alpina: più lusso, fino a sei hotel di alta gamma, 500 appartamenti, e un centro congressi con una piscina coperta. La ‘grand deluxe suite’ del Chedi Hotel, che ha aperto nel 2013, può costare 1’700 franchi a notte a seconda della stagione.
Finora, l’investimento ammonta a un miliardo di franchi e il complesso non è ancora del tutto completato.
Da piazza d’armi a resort
La riforma Esercito XXI, che ha ridotto il numero di centri di addestramento nei quali le reclute passavano a flusso continuo, ha toccato anche Andermatt.
Per decenni, l’esercito svizzero era stato una fonte di benessere per il villaggio della Urserntal (Valle di Orsera), tra i passi dell’Oberalp, della Furka e del San Gottardo. Dava lavoro a 200 persone. Le uniche altre attività erano l’agricoltura e le piccole imprese. Andermatt aveva bisogno di un ringiovanimento.
Sviluppi controversi
Nel 2005, il milionario egiziano Samih Sawiris fu invitato a investire nel villaggio. Un anno più tardi, il Dipartimento federale della difesa cedette i terreni militari nel comune di Andermatt per 10 milioni alla Korporation UrserntalCollegamento esterno, un ente di diritto pubblico (patriziato) che raggruppa i cittadini della valle e si estende sui tre comuni di Andermatt, Hospental e Realp. È la più grande proprietaria terriera della zona. Poco meno del 93% dei terreni appartengono alla Korporation, le cui attività sono un ausilio ai compiti assolti dai comuni e dal cantone, il quale a sua volta acquistò i terreni per rivenderli a Sawiris allo stesso prezzo.
Lo sviluppo del progetto fu controverso e si scontrò con la resistenza degli agricoltori locali, fino a che Sawiris non li persuase a separarsi dalla loro terra. Col senno di poi, il progetto dev’essere sembrato troppo bello per essere vero: un milionario appare dal nulla e promette un futuro senza più preoccupazioni finanziarie. In particolare, un ex militare pensionatoCollegamento esterno lamentò la mancanza di alloggi a prezzo accessibile per le persone del posto. Ci fu anche la preoccupazione che l’esercito avesse venduto i terreni per una cifra inferiore al loro valore, e che se non l’avesse fatto Sawiris non si sarebbe mai interessato a essi.
La trasformazione in immagini
I fotografi Franca Pedrazzetti e Beat Brechbuehl hanno deciso di documentare la trasformazione di Andermatt e raccontarne i cambiamenti nel libro ‘Andermatt im Umbruch, vom Waffenplatz zum Luxusresort’ (“lo sconvolgimento di Andermatt, da piazza d’armi a resort di lusso”) di Robert Kruker e Verena Meier. swissinfo.ch ha scelto una selezione di queste immagini.
Traduzione dall’inglese di Rino Scarcelli
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