Pechino-Tokyo-Seul, negoziati su accordo di libero scambio
(Keystone-ATS) Cina, Giappone e Corea del Sud hanno deciso di accelerare i negoziati su un accordo di libero scambio a tre, in base alla dichiarazione congiunta diffusa al termine del vertice trilaterale di Seul.
I premier cinese Li Qiang e nipponico Fumio Kishida, nonché il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol hanno detto che lavoreranno “per rafforzare la supply chain”, dando slancio ai colloqui sul patto di libero scambio arenatisi a inizio 2020 in gran parte per il Covid-19. “Il sistema di cooperazione trilaterale dovrebbe essere rafforzato. Abbiamo deciso di tenere vertici trilaterali regolari”, ha notato Yoon in una conferenza stampa congiunta.
I tre leader hanno concordato di “istituzionalizzare” la cooperazione a tre, tenendo su base regolare il vertice trilaterale e le riunioni ministeriali, con la continuazione delle discussioni per “accelerare i negoziati” sull’accordo di libero scambio in vista di un patto che sia “libero, equo, globale, di alta qualità e reciprocamente vantaggioso”.
I tre paesi avevano annunciato a novembre 2012 l’avvio dei negoziati, interrottisi al sedicesimo round a novembre 2019: Pechino, in particolare, ha premuto per la loro ripresa alle prese con un’economia incerta. Il premier cinese ha esortato Seul e Tokyo ad manifestare la netta opposizione “alla trasformazione delle questioni economiche e commerciali in giochi politici o questioni di sicurezza, e di rifiutare il protezionismo, nonché il disaccoppiamento o la rottura delle catene di approvvigionamento”, ha riferito l’agenzia di stampa statale Xinhua.
Separatamente, Yoon e Kishida hanno usato la conferenza stampa congiunta per lamentare la pericolosa e minacciosa postura di Pyongyang che ha notificato a Tokyo il piano sul lancio di un satellite spaziale su una traiettoria verso il mar Giallo e a est dell’isola filippina di Luzon tra il 27 maggio e il 4 giugno. Il presidente sudcoreano ha ricordato che “tutti i lanci che usano la tecnologia dei missili balistici violano le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e minano la pace e la stabilità regionale e globale. Se, malgrado gli avvertimenti, la Corea del Nord dovesse procedere con i piani, allora penso che la comunità internazionale dovrà rispondere con decisione”. Dello stesso tenore, inoltre, il giudizio di Kishida.
Nonostante il tentativo di andare avanti su una serie di questioni, inclusa la cooperazione climatica, in alcuni scambi tra i leader sono emerse le tensioni regionali in occasione dei bilaterali: Kishida, ad esempio, ha detto a Li che “la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan sono della massima importanza per la società internazionale”, subito dopo che la Cina ha tenuto esercitazioni militari punitive su larga scala contro Taiwan all’indomani dell’insediamento alla presidenza di William Lai, considerato da Pechino un “pericoloso separatista”.