L’italiano è una lingua meravigliosa
L’Accademia della Crusca si è trovata più volte a combattere battaglie contro gli avversari dell’italiano. Non da ultimo il provincialismo e l'esterofilia degli italiani. Almeno così la pensa il presidente della Crusca che era a Lugano a presentare una nuova pubblicazione.
La Crusca è la massima accademia che si occupa di lingua italiana, e si trova spesso a difendere la lingua di Dante su di un fronte in cui si scatenano sempre nuove battaglie: rivendicazioni localistiche, richieste di adeguamento ai dettami del “politicamente corretto”, tentativi di rovesciare le norme linguistiche tradizionali o di affrettare le innovazioni (il nuovo pare sempre più bello del vecchio), invasioni di parole forestiere in dosi massicce, depotenziamento dell’insegnamento della lingua madre nelle scuole.
L’italiano, insomma, oggi ha bisogno di essere difeso e promosso a tutto campo e la rete offre in questo senso notevoli opportunità, ma nasconde anche grandi insidie.
La Crusca in trasferta a Lugano
Alla Biblioteca cantonale di Lugano nell’ambito del ciclo dedicato a “Il futuro digitale prossimo e venturo” è stato presentato la pubblicazione “L’italiano è meraviglioso. Come e perché dobbiamo salvare la nostra lingua”. Un libro di Claudio Marazzini, Presidente appunto dell’Accademia della Crusca.
Il più acerrimo nemico della lingua italiana? Secondo Marazzini, il provincialismo e l’esterofilia degli italiani simpaticamente punzecchiati da Sordi nel noto film “Un americano a Roma”.
Claudio Marazzini
Professore ordinario di Storia della lingua italiana nella Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, Claudio Marazzini è il Presidente dell’Accademia della Crusca dal 2014. È inoltre autore di oltre 200 pubblicazioni, libri e articoli dedicati alla storia della lingua italiana, alla lessicografia, alla storia linguistica regionale, alle teorie linguistiche, al dibattito sulla questione della lingua in Italia, al linguaggio letterario.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.