Treno Mendrisio-Varese, passeggeri in crescita
A due mesi dall'entrata in servizio, la ferrovia Mendrisio-Varese registra una media di 3'000 passeggeri al giorno, di cui 1'600 in entrata o uscita dal confine. Ancora sotto gli obiettivi puntualità (70%) e coincidenze (90).
Se l’obiettivo era convincere almeno parte dei lavoratori frontalieri a lasciare l’auto a casa, o in un parcheggio di interscambio vicino alla stazione, la S50Collegamento esterno pare averlo centrato.
Da due mesi, il treno permette a centinaia di pendolari di evitare le code al volante ed è apprezzato anche da chi preferisce non guidare nei giorni di maltempo o approfitta del tragitto per leggere il giornale.
Tanti o pochi?
Il dato di 3’000 passeggeri al giorno sulla Varese-Mendrisio si riferisce ai giorni tra lunedì e venerdì. Per 1600 attraversamenti del confine si intende 800 in entrata e 800 in uscita dalla Svizzera.
Una frequentazione “in linea con le aspettative”, assicura il capo della Sezione mobilitàCollegamento esterno del Canton Ticino Martino Colombo. L’obiettivo a lungo termine è però il doppio.
Incoraggiante è il fatto che il numero di passeggeri cresca costantemente nonostante i noti disservizi: in due mesi sono stati soppressi 52 treni (su 2’720).
La metà delle soppressioni, per la verità, risale alla prima settimana d’esercizio, quando ai problemi tecnici si aggiunse una mancanza di documentazione necessaria alla circolazione sul versante italiano.
Puntualità e coincidenze
La puntualità (intesa come arrivo/partenza entro i 3 minuti dall’orario previsto) si attesta al momento attorno al 70%, mentre le coincidenze a Mendrisio sono rispettate nella misura del 90%. Valori inferiori agli obiettivi, secondo le Ferrovie federali svizzereCollegamento esterno FFS.
In fondo, però, anche i pendolari in automobile si espongono agli imprevisti. Perché allora il TILOCollegamento esterno non è preso d’assalto?
Parcheggi e abitudine
Il problema principale, per chi non può coprire la prima parte del tragitto con un bus, un motorino o una bici, è verosimilmente la scarsa possibilità di lasciare l’auto vicino a una stazione: i parcheggi di Induno Olona, Arcisate e Cantello-Gaggiolo sono sempre pieni.
Per altri, suggerisce il sindaco di Arcisate Angelo Pierobon, è questione d’abitudine. Ma considerato che c’è un nuovo servizio, le abitudini possono cambiare.
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