BSI, chiusi conti per 6 miliardi in 3 mesi
L'istituto bancario, dopo lo scandalo 1MDB, continua a perdere patrimoni in gestione e custodia; utile semestrale di 66 milioni
Altri sviluppi
BSI, chiusi conti per oltre 6 miliardi in 3 mesi
6 miliardi negli ultimi 3 mesi, più di 10 da inizio anno. BSI continua a perdere patrimoni in gestione e custodia. Le cifre allarmanti uscite nella notte in Brasile hanno costretto l’istituto ad anticipare la pubblicazione dei semestrali, che evidenziano un utile di 66 milioni.
La mattina di mercoledì era iniziata così, con una cifra rimbalzata nella notte dal Brasile a Lugano: 6,3 miliardi di franchi in patrimoni usciti dai caveau di BSI da aprile a giugno.
A comunicarlo la banca BTG Pactual, attuale proprietaria dell’istituto ticinese in attesa che quest’ultimo passi definitivamente nelle mani della zurighese EFG.
Di che preoccuparsi, vista l’assenza di ulteriori spiegazioni. Poi, in serata, ecco affacciarsi BSI, a mo’ di cerotto con i risultati del primo semestre dell’anno e a precisare quanto annunciato dalla casa madre.
L’emoragia di capitali è confermata: gli averi totali della clientela, in gestione e in custodia, sono passati da 84,3 a 73,7 miliardi per una riduzione di 10,6 miliardi.
Un fuggi fuggi causato, sostiene BSI, dal coinvolgimento della filiale di Singapore a maggio nello scandalo di corruzione e riciclaggio legato al fondo sovrano malese 1MDB e al conseguente ammonimento da parte della FINMA.
Una fuga di capitali preoccupante, secondo il direttore delll’Istituto di finanza dell’Università della Svizzera italiana, Giovanni Barone Adesi [intervista nel video sopra].
Decisamente più sereni, almeno sulla carata, i dirigenti di BSI. Confortati da un utile netto di 66,2 milioni di franchi sempre nel primo semestre. Una cifra positiva comunque minore rispetto ai primi 6 mesi del 2015 quando i milioni erano 78,1.
Un risultato influenzato dalla riduzione degli averi in gestione ma anche dalla cessione della partecipazione di BSI nell’azienda di forniture di servizi di back office B-Source.
Più debole in patrimoni ma forte di un nuovo utile, la BSI prosegue così il suo processo d’integrazione in EFG International, che dovrebbe avvenire entro l’anno.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.