Burqa e niqab, scatta il divieto in Ticino
Entra in vigore la Legge sulla dissimulazione del volto in pubblico, votata dal popolo nel 2013; la Polizia: "useremo buon senso"
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Burqa e niqab, in Ticino scatta la multa
Da oggi, venerdì 1° luglio, nel Canton Ticino è vietato nascondere il proprio viso in pubblico con burqa o niqab. Entra in vigore la Legge sulla dissimulazione del volto, votata dal popolo nel settembre del 2013.
La polizia, chiamata a far rispettare questa norma che toccherà soprattutto le turiste, ha fatto sapere di voler usare il buon senso: alla prima infrazione provvederà al riconoscimento della persona e spiegherà la legge con l’ausilio di moduli informativi in arabo. Comminerà multe in caso di recidiva.
Informare. Spiegare. Convincere. È questo, inizialmente, che intende fare la polizia con le turiste provenienti dalla penisola araba che indossano il niqab, il velo integrale che lascia solo un’apertura per gli occhi. O quelle che portano il burqa -raro in realtà trovarne qui, poiché l’indumento è diffuso essenzialmente in Afghanistan.
Gli agenti delle polizie comunali sono muniti di moduli informativi in arabo, da Lugano a Mendrisio, nota meta dello shopping per molti turisti arabi. La sanzione scatta dopo, in caso di recidiva, e va da 100 a 1000 franchi.
Ma c’è già chi si è detto disponibile a pagare tutte le eventuali multe. È atteso venerdì a Locarno il discusso imprenditore franco-algerino Rachid Nekkaz, che ha già saldato centinaia di ammende analoghe in Francia e Belgio.
Invece dello scontro, le autorità cantonali chiedono il rispetto di una legge, il cui scopo è la sicurezza. Altri però considerano la legge una violazione delle libertà individuali ed hanno inoltrato ricorso al Tribunale federale. Questo non ha sospeso la disposizione, ma la questione resta aperta.
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