Cacciavano zombie nei boschi del Comasco, un denunciato
Tre informatici con armi e tute mimetiche volevano emulare i protagonisti del videogioco Resident Evil, ma con qualche arma di troppo...
La polizia di frontiera li ha bloccati a pochi metri dalla dogana di Ponte Chiasso con l’auto, una Mercedes targata in Ticino, piena di armi e abbigliamenti militari. Ma non si tratta di tre criminali: si tratta infatti di un 40enne informatico residente nel Luganese che si apprestava con due colleghi comaschi a una delicata operazione di caccia agli zombie nei boschi a ridosso del confine, una zona notoriamente infestata da questo tipo di inquietanti personaggi.
Agli agenti hanno spiegato di voler scattare alcune foto mentre emulavano i protagonisti del videogame “Resident Evil” e successivamente intendevano celebrare le loro gesta nei forum e nelle pagine web dei fan di questo gioco, dove paramilitari affrontano ed eliminano orde di morti viventi.
Con loro avevano tute mimetiche, maschere di zombie, due coltelli, tre proiettili e una carabina non funzionante risalente alla Prima guerra mondiale, come riferito da La Provincia di Como. Il fucile e le pallottole sono stati sequestrati dalla polizia e l’informatico residente in Ticino denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere ed armi da guerra.
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