Le reti neuronali ricorrenti sviluppate dall’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale di Lugano sono alla base del nuovo sistema di riconoscimento vocale di Google.
Frutto di un progetto finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, la nuova generazione di interpreti per comandi vocali è molto più accurata della precedente; più resistente ai rumori di fondo, più veloce, e richiede meno potenza di calcolo.
Alla base di questa evoluzione, vi sono le “Long Short-Term Memory” (LSTM) sviluppate dal professor Jürgen Schmidhuber alla Facoltà di Scienze informatiche dell’Università della Svizzera italiana. L’Istituto Dalle Molle è affiliato sia all’USI, sia alla Scuola universitaria professionale SUPSI.
Il modello, pubblicato in collaborazione con la Technische Universität München, permette alla macchina di imparare suoni e parole attraverso l’addestramento. È utilizzata dalle aplicazioni Google per iOS e Android.
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