Una decina di indagati per tangenti negli appalti pubblici; nei guai anche due dirigenti comunali
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
La guardia di finanza di Como ha arrestato quattro persone nell’ambito delle indagini relative agli appalti per la costruzione delle paratie di contenimento sul lungolago di Como, le cosiddette “Minimose” (il MoseCollegamento esterno è il sistema di dighe mobili che dovrebbe proteggere Venezia dall’acqua alta n.d.r.).
Tra gli arrestati – accusati a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta e abuso d’atti d’ufficio – ci sono due dirigenti comunali, un architetto e un imprenditore edile. Gli indagati sono una decina. I provvedimenti sono stati decisi dal giudice per le indagini preliminari di Como. Perquisizioni sono in corso in queste ore anche nella provincia di Torino.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Arrestato l’ex sindaco di Como
Questo contenuto è stato pubblicato al
E’ stato arrestato per bancarotta dalla Guardia di Finanza oggi, giovedì, l’ex sindaco di Como fino al 2012 per due mandati (prima Forza Italia e poi PdL),Stefano Bruni, 54 anni. Stando a quanto appreso nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero di Milano Donata Costa e con al centro un’agenzia privata di riscossione dei tributi, sono…
Polemica Libeskind a Como, sarà lanciato il referendum
Questo contenuto è stato pubblicato al
Libeskind si, no, forse, però… A Como, superata l’emergenza maltempo, dopo gli allagamenti del sabato pomeriggio, torna d’attualità la scultura “The Life Electric” che l’architetto Daniel Libeskind vuol donare alla città di Volta, proprio quale omaggio alla invenzione della pila elettrica. Andiamo con ordine: “The Life Electric che si ispira alla tensione elettrica tra due…
Il “Mose” che porta alla Terra promessa della corruzione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Diceva, amaramente, Vitalino Brancati: “L’Italia rimane sé stessa, fa qualunque sacrificio, persino delle rivoluzioni, pur di rimanere tale”. Così , a vent’anni da “Mani pulite” – che doveva segnare l’avvio del rivoluzionario impegno contro la corruzione – ecco un’altra Tangentopoli. “Addirittura peggiore della prima”, sostengono gli inquirenti annunciando i cento indagati e i 35 arresti…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.