Continua a crescere il numero di lavoratori frontalieri in Svizzera
Il numero di frontalieri è salito anche nel secondo trimestre 2021. A fine giugno in Svizzera erano quasi 348'00, in aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In Ticino hanno superato quota 71'500, in crescita del 3,5% su base annua.
Stando alle ultime cifre pubblicate giovedì dall’Ufficio federale di statistica, su tutto il territorio nazionale erano attivi 347’748 lavoratori con ‘permesso G’ a fine giugno. Rispetto al primo trimestre la crescita è stata dell’1,2%.
In Ticino si contavano 71’586 stranieri con il ‘permesso G’, l’1,8% in più rispetto al primo trimestre e il 3,5% facendo il confronto con il 2020, tra gli aumenti più alti a livello nazionale. I frontalieri, secondo i dati dell’Ufficio di statistica ticineseCollegamento esterno, rappresentano più del 30% degli occupati nel cantone.
Poco più della metà dei frontalieri registrati a livello nazionale era domiciliata in Francia, ma il loro numero ha fatto segnare una crescita percentuale minore rispetto ai cittadini italiani, secondo gruppo più numeroso, il cui numero è cresciuto dell’1,8% in un trimestre e del 4,4% facendo il confronto con l’anno scorso.
Il numero di frontalieri in Svizzera negli ultimi cinque anni è salito dal 310’000 a 348’000 persone, con un incremento del 12,2%.
Per quanto riguarda i settori economici, l’aumento è stato ancora una volta più marcato nel terziario. A livello nazionale i frontalieri occupati nei servizi sono cresciuti del 2,7% su base annua (+6’230 persone), mentre nel secondario l’incremento è stato dell’1% (1’059).
In Ticino i lavoratori con ‘permesso G’ attivi nel terziario sono aumentati del 5,1% rispetto al primo trimestre 2020 (+2’295 persone), mentre quelli attivi nell’industria e nelle costruzioni sono cresciuti dello 0,3% (+84 persone). Nel cantone italofono l’incremento rispetto al primo trimestre di quest’anno è del 2,5% nel terziario (+1’145 persone) e dello 0,2% nel secondario (+47 persone).
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