Oro e soldi, inchiesta su vasto traffico al confine
Milioni di euro e decine di chili d’oro sono al centro di un’inchiesta della procura di Como, che ha messo in luce una vasta attività di contrabbando e riciclaggio attraverso il confine tra Italia e Svizzera. Coinvolte società e intermediari del canton Ticino.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/ri con RSI (Quotidiano del 15.06.2017)
Contenuto esterno
L’operazione, denominata ‘Scirocco’, è scattata dopo alcuni sequestri ai valichi di frontiera. Soldi e oro erano occultati all’interno di veicoli.
Contenuto esterno
Le intercettazioni telefoniche hanno poi permesso al nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di risalire a un’ampia serie di attività illecite: contrabbando di pietre preziose e oro per un valore di 15 milioni di euro.
Il bottino dei sequestri [le immagini nel video, ndr] comprende 31 chilogrammi di metalli pregiati, 299 gioielli e due milioni e mezzo di euro.
La sponda svizzera
L’oro frutto di commercio abusivo e i soldi evasi al fisco erano depositati in Svizzera grazie all’intermediazione di una banca e di quattro società finanziarie, due con sede a Lugano, una a Chiasso, una a Svitto.
Due anni di indagini
L’inchiesta ha portato in questi giorni alla notifica degli avvisi di conclusione a 27 persone, di cui 4 residenti in Ticino. Il reato più grave di associazione per delinquere è ipotizzato per 9 indagati, due dei quali attivi nel Cantone. Saranno sentiti dal giudice e, se del caso, rinviati a giudizio.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Fiduciaria luganese, raggiri milionari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tre persone sono state arrestate ad aprile per per truffa riciclaggio di denaro e falsità in documenti: uno svizzero e un italiano residenti in Svizzera e un secondo cittadino italiano residente in Italia. Una prima stima dell’ammanco di cui sono presunti responsabili parlava di un milione di franchi, ma secondo quanto rivelato mercoledì dalla Radiotelevisione svizzera, sarebbe…
Centomila franchi sotto la gonna, fermata rom a Chiasso
Questo contenuto è stato pubblicato al
La 22enne, una cittadina francese che soggiorna temporaneamente in un campo rom alla periferia di Milano, è stata arrestata alla Stazione di Chiasso su un treno proveniente da Lugano per presunto riciclaggio di denaro, misura confermata dal giudice dei provvedimenti coercitivi. Gli inquirenti, coordinati dalla procuratrice pubblica Fiorenza Bergomi, stanno eseguendo accertamenti per risalire all’origine…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un annuncio online, su sito di vendita ha attirato l’attenzione dei colleghi di “Patti Chiari”, trasmissione per i consumatori della Radiotelevisione svizzera. L’inserzionista infatti non proponeva la solita bicicletta o il telefono di seconda mano come siamo abituati a vedere ma della carne! Pollo, manzo, maiale, ma anche salami, prosciutti, conigli, capretti,… il tutto con consegna a…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La guerra in Siria e le crisi in diversi paesi africani hanno tenuta alta la pressione al confine meridionale. Nel 2016, come già era stato comunicato a inizio febbraio, sono stati 48’838 gli arrivi totali di irregolari in Svizzera (+57% rispetto all’anno precedente) e 33’844 in Ticino, cifra triplicata in un anno, con conseguente respingimento…
Questo contenuto è stato pubblicato al
È il 31 maggio del 2011. Alla BSI di Lugano c’è fibrillazione nell’aria. Un bonifico così non lo si vede certo tutti i giorni: 1,092 miliardi di dollari. L’ordine arriva da Londra, da un conto intestato al governo della Nigeria presso la JP Morgan Chase. Quel miliardo e “poco più” è atterrato alla Morgan solo…
Vaticano, a grandi passi nella lotta al riciclaggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sede dell’Autorità di informazione finanziaria (AIF) è a pochi passi dalla residenza di papa Francesco, che festeggia lunedì quattro anni alla guida della Chiesa cattolica. Nessun dubbio: gli uffici, ornati da crocifissi, sono al servizio del papato, come ricorda il presidente dell’autorità René Brülhart. Prima della sua missione in terra papale, l’avvocato Brülhart aveva…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il carburante era trasportato di notte e dichiarato nei documenti d’accompagnamento come olio lubrificante, per non pagare l’accisa. Un traffico scoperto dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza con un’inchiesta che ha portato al sequestro di beni per 5,1 milioni di euro e alla denuncia di 133 persone, di cui 7 arrestate durante le…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.