Crisi di Campione, Roma invia un suo viceministro
Prima presa di contatto del nuovo governo giallo-rosso con la crisi di Campione d'Italia. Il viceministro dell'Interno Matteo Mauri è infatti giunto nel pomeriggio in riva al Ceresio e ha incontrato nel palazzo del municipio il commissario straordinario Giorgio Zanzi, sindacati e rappresentanti delle autorità locali ticinesi.
Diversi i temi caldi sul tavolo, a partire dall’opzione della possibile riapertura della casa da gioco, da cui dipende l’intera comunità campionese, ma che allo stato delle cose resta un enigma irrisolto.
Sono comunque altri i problemi urgenti che gli amministratori sono chiamati a risolvere rapidamente. Incombe infatti l’estensione dell’unione doganale Ue al territorio dell’enclave, che è destinata a creare non poche complicazioni, prima su tutte quelle relative all’Iva (aliquota 23% in Italia e 7,7% nella Confederazione) e degli eventuali controlli doganali che potrebbero rendersi necessari.
Per non parlare della pesante situazione debitoria nei confronti del cantone e dei comuni ticinesi – si parla di 4-5 milioni di euro – che rischia di provocare la sospensione di servizi essenziali (rifiuti, depurazione acque, gestione delle immatricolazioni dei veicoli, copertura sanitaria) per gli abitanti di Campione.
Non da ultimo c’è poi il problema delle decine di dipendenti comunali che non percepiscono da mesi lo stipendio.
Le oltre due ore della visita del rappresentante del Ministero dell’Interno non potevano evidentemente risolvere tutte queste questioni ma potrebbero essere il segnale che da Roma, assestatosi il cambio di governo, incominci a muoversi qualcosa. “Proviamo a dare risposte concrete”, ha detto il viceministro Matteo Mauri al termine dell’incontro.
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