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Covid-19, speranze da una terapia lombardo-ticinese

Una ricercatrice in un laboratorio farmaceutico.
Keystone / Dan Himbrechts

Nuove speranze nella cura del Covid-19 arrivano da una sperimentazione in corso nella Svizzera italiana, che ha avuto un'eco anche in autorevoli riviste scientifiche.

Dalla ricerca condotta in collaborazione con il San Raffaele di Milano su malati di coronavirus ricoverati negli ospedali ticinesi è emerso che alcuni farmaci utilizzati abitualmente contro l’ipertensione hanno la proprietà di ridurre il tasso di mortalità dei pazienti che presentano più patologie gravi.

Gli inibitori del sistema renina-angiotensina presenti in questi medicamenti hanno infatti aumentato la sopravvivenza del 60% su 576 ricoverati nelle strutture dell’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) ticinese durante la prima ondata pandemica.

In particolare, è stato osservato un effetto di questi preparati sulle tempeste infiammatorie che si producono a livello polmonare nei casi più gravi di Covid-19. Il campione era costituito da degenti con problematiche cardiovascolari, renali o legate all’età.

Di questi risultati, che hanno permesso di individuare l’impatto dei fattori anagrafici, clinici e farmacologici sulle persone contagiate dal virus Sars-Cov2, ha riferito la pubblicazione “Proceedings of the National Academy of Sciences” (Pnas) che figura tra le più prestigiose al Mondo in ambito scientifico-medico. Nel servizio del TG le spiegazioni degli esperti ticinesi coinvolti nel progetto.

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tvsvizzera/spal con RSI (TG dell’11.12.2020)

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