Franco forte: come contenere gli effetti negativi
Incontro tra il ministro delle finanze ticinese e le parti sociali dopo l'abbandono della soglia minima di cambio
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Laura Sadis
Le conseguenze del rafforzamento del franco sull’euro e le possibili misure per arginarne gli effetti sono stati al centro di un incontro tra la direttrice del Dipartimento delle finanze e dell’economia, Luara Sadis, e i rappresentanti delle parti sociali. Al termine dell’incontro Sadis ha sottolineato la volontà di tutti gli attori di agire assieme per affrontare in modo mirato i problemi legati all’apprezzamento del franco e trovare delle soluzioni specifiche, caso per caso e azienda per azienda.
La riunione è stata preceduta da un comunicato della Camera di commercio e dell’Associazione industrie ticinesi che chiedeva al Consiglio di Stato minori oneri per le imprese, ma anche di rivedere i contratti normali di lavoro.
L’apprezzamento del franco sull’euro ha pure leggermente raffreddato l’interesse delle aziende italiane a trasferirsi in Svizzera, come rileva la Camera di commercio italiana in Svizzera, anche se restano ancora numerosi gli italiani che vogliono trasferirsi nella speranza di trovare migliori prospettive professionali.
Una una delle richieste del mondo economico per far fronte all’emergenza dell’apprezzamento del franco è quella di un freno “a nuovi balzelli”. Il riferimento qui è alla tassa di collegamento, misura contro i grandi generatori di traffico e la risposta del ministro Claudio Zali, direttore del Dipartimento del Territorio non s’è fatta attendere.
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