Frontalieri, in aumento i disoccupati “irregolari”
Una novantina di accertamenti avviati dal Cantone Ticino su presunti finti residenti al beneficio delle prestazioni sociali
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Finti residenti alla lente
È in crescita nel Canton Ticino il numero di abusi alle prestazioni sociali da parte di lavoratori residenti all’estero. Si tratta in particolare di ex salariati italiani al beneficio della rendita di disoccupazione, poiché hanno ottenuto il permesso di dimora in Svizzera (permesso B), ma che di fatto sono frontalieri dal momento che hanno mantenuto il centro dei loro interessi al di là del confine.
La Sezione cantonale del lavoro ha rilevato l’anno scorso un incremento di queste irregolarità, una cinquantina sulle circa 90 indagini avviate. Ma l’amministrazione cantonale non può sostituirsi ai comuni nella verifica dell’effettiva residenza dei cittadini stranieri presenti sul territorio e deve quindi contare sulla collaborazione degli enti locali.
Da parte loro i sindacati non ritengono che il fenomeno sia preoccupante, anche perché le norme introdotte da quest’anno in Italia rendono meno interessante il pendolarismo delle indennità tra i due lati della frontiera.
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