Il nuovo accordo italo-svizzero sui frontalieri, che non accontenta né il Ticino né la Lombardia, è un accordo equo: se nessuno infatti canta vittoria significa che si tratta di un’intesa equilibrata. Così si è espresso il nuovo ambasciatore italiano a Berna, il fiorentino Marco Del Panta Ridolfi, in visita oggi a Bellinzona.
Come tradizione vuole, la prima uscita ufficiale del rappresentante italiano in Svizzera è stato nel Canton Ticino. L’ambasciatore è così stato ricevuto dal governo ticinese a Palazzo delle Orsoline.
Sul tavolo il dossier di sempre: l’accordo fiscale italo-svizzero, soprattutto per quanto riguarda la questione dei frontalieri. “Casellario giudiziale e albo degli artigiani – ha aggiunto Del Panta Ridolfi – sono due questioni formalmente non discriminatorie ma de facto si. Abbiamo così chiesto, nello spirito di amicizia che anima le relazioni bilaterali, di eliminarle così che il parlamento italiano possa ratificare l’accordo”.
Poi tutti a pranzo al Castello Sasso Corbaro, tra l’altro costruito dall’architetto Danesio Maineri, fiorentino come l’ambasciatore.
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