Roma vuole tassare in Italia i lavoratori frontalieri che sono soci e impiegati di una Sagl ticinese: non verranno più considerati lavoratori dipendenti di una società svizzera, dunque assoggettati all'imposta alla fonte elvetica, bensì come lavoratori indipendenti da tassare in Italia. Se così sarà, la Svizzera chiederà la restituzione dei ristorni versati per questi contribuenti negli ultimi 5 anni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
6 minuti
Di origini coreane cresciuto nei Grigioni, scriverei solo di cultura, ma in questi anni ho sempre parlato d’altro. Iniziali: fra
Roma vuole tassare totalmente in Italia i lavoratori frontalieri che sono soci e impiegati di una Sagl ticinese. Non verranno più considerati lavoratori dipendenti di una società svizzera, dunque assoggettati all’imposta alla fonte elvetica, bensì come lavoratori indipendenti da tassare in Italia. Se così sarà, la Svizzera chiederà la restituzione dei ristorni versati per questi contribuenti per gli ultimi 5 anni.
Da quando è entrato in vigore il nuovo accordo fiscale sui frontalieri (17 luglio 2023), Roma ha preso diverse iniziative unilaterali che prendono di mira i lavoratori italiani attivi in Svizzera.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qual è davvero la differenza di stipendio tra nuovi e vecchi frontalieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cifre alla mano la differenza di stipendio tra vecchi e nuovi frontalieri è evidente, soprattutto per i salari medio alti, tanto da spingere i potenziali nuovi frontalieri a rifiutare le offerte di lavoro ticinesi.
Oltre al nuovo regime fiscale che obbliga i nuovi frontalieri a pagare l’IRPEF in Italia, c’è la cosiddetta tassa sulla salute, non ancora a regime, che vuole imporre un balzello a carico dei vecchi frontalieri con lo scopo di offrire un “bonus frontiera” ai professionisti italiani del settore sanitario che lavorano negli ospedali di confine. Tutto questo per limitare il loro l’esodo verso la Svizzera.
Ridurre l’attrattività del mercato del lavoro svizzero
Inoltre, il telelavoro, ridotto su precisa richiesta dell’Italia (secondo l’accordo solo il 25% del tempo complessivo di lavoro può essere fatto da remoto. In verità l’Italia proprio non ne voleva sapere di telelavoro), penalizza i datori di lavoro svizzeri rendendo peno appetibile un impiego in Ticino, fino ad arrivare alla riforma della fiscalità internazionale che potrebbe mettere in causa lo statuto stesso del frontaliere. Roma vorrebbe infatti assoggettare tutti i lavoratori e le lavoratrici transnazionali al regime tributario italiano per blindare così il mercato del lavoro interno a tutela dell’economia lombarda e piemontese.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Non basta più un buon salario per attirare nuovi frontalieri in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
I frontalieri italiani oggi spesso rifiutano un lavoro in Ticino, cosa mai successa in passato. La nuova generazione punta maggiormente sull’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Su quest’onda non propriamente pacifica su cui navigano i rapporti tra Italia e Svizzera, a fine febbraio 2024 il parlamentare federale ticinese del Centro, Giorgio Fonio ha presentato un’interpellanzaCollegamento esterno dal titolo emblematico: “Quali possibilità d’intervento nei confronti di misure unilaterali in materia fiscale da parte dell’Italia?”
Preoccupato il parlamentare Giorgio Fonio, originario del Mendrisiotto, ovvero della regione ticinese direttamente a ridosso del Comasco e del Varesotto, scrive nella sua interpellanza che “negli scorsi mesi in Italia sono state avanzate varie proposte a più livelli istituzionali, volte nelle intenzioni a tutelare il proprio mercato del lavoro nelle zone di confine”. [quelle che abbiamo citato sopra, ndr.]
Tassare da indipendenti i frontalieri soci di un Sagl in Ticino
Nella sua interpellanza Fonio aggiunge che “vi è notizia di attività d’indagine intrapresa dall’Italia nei confronti dei frontalieri che risultano anche titolari di Sagl in Svizzera, specie in Ticino”.
Vediamo di cosa si tratta.
Giorgio Fonio ha portato all’attenzione del Governo federale alcune proposte avanzate a livello istituzionale in Italia che riguardano i frontalieri che risultano anche titolari di Sagl – Società a garanzia limitata – in Svizzera, in particolare in Ticino.
Scopo di questa iniziativa italiana, secondo il deputato, sarebbe quello di imporre in Italia i redditi di questi contribuenti che non dovrebbero quindi più essere considerati frontalieri, e cioè dipendenti, ma indipendenti.
Su questi redditi, questi lavoratori frontalieri hanno comunque già regolarmente pagato l’imposta alla fonte in Ticino. E lo stesso Cantone ha pure versato a Roma i cosiddetti ristorni (ovvero il 40% delle imposte alla fonte pagate in Svizzera dai lavoratori frontalieri).
Giorgio Fonio ricorda poi che i periodi fiscali di riferimento considerati dal Governo italiano sarebbero gli ultimi cinque. Questa operazione, sempre secondo il consigliere nazionale, “comporterebbe la disapplicazione dell’Accordo sulla fiscalità dei frontalieri e il regime impositivo ancora recentemente concordato”.
La risposta del Consiglio federale
Alle perplessità di Fonio, il Consiglio federale ha risposto, mercoledì primo maggio, di conoscere e seguire la tematica “dell’imposizione in Italia dei soci che sono al contempo impiegati della loro Sagl secondo il diritto svizzero”.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Vecchi frontalieri e la controversa lista dei comuni di confine
Questo contenuto è stato pubblicato al
I vecchi frontalieri della provincia di Sondrio non sono riconosciuti come tali dal Canton Ticino. Bellinzona non vuole versare per questi lavoratori parte del gettito fiscale ai comuni della provincia. Un problema di interpretazione delle norme nato nel lontano 1974.
Un tema, aggiunge il Governo federale, affrontata nella riunione tenutasi nel settembre 2023 ad AsconaCollegamento esterno nel quadro dell’incontro annuale previsto dall’Accordo del 1974 tra la Svizzera e l’Italia relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri ed alla compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine.
Da un punto di vista meramente tecnico, secondo il Governo, si tratta di un “conflitto di qualificazione” che si verifica abbastanza frequentemente nell’ambito dell’applicazione di convenzioni per evitare le doppie imposizioni.
In questo caso le autorità fiscali italiane “riqualificano” il reddito derivante da un’attività lucrativa dipendente che il contribuente ha conseguito come impiegato della sua Sagl come reddito derivante da un’attività lucrativa indipendente. Così facendo possono tassare il frontaliere in Italia.
Se così dovessero andare le cose, ma la “riqualificazione” può avvenire unicamente nel quadro di un colloquio bilaterale tra Italia e Svizzera, il Governo federale – come auspicato da Giorgio Fonio nella sua interpellanza – chiederà una corrispondente restituzione o compensazione per i ristorni versati per questi contribuenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si è svolto senza particolari intoppi l'impiego dell'esercito per la sicurezza del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (canton Grigioni) conclusosi oggi, venerdì. Ogni giorno sono stati impiegati circa 4'400 militari.
Inclusione in azienda? Il vento cambia negli USA, ma non in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con il vento politico che è bruscamente cambiato negli Usa numerose aziende si sono affrettate a cancellare i loro programmi di diversità, equità e inclusione (Diversity, Equity and Inclusion, DEI): non così invece in Svizzera.
L’utile di Givaudan supera 1 miliardo per la prima volta nella storia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Affari a gonfie vele per Givaudan: la multinazionale ginevrina, numero uno al mondo nel settore degli aromi e dei profumi, ha visto nel 2024 aumentare il fatturato, grazie alla crescita dei volumi di vendita.
Oltre 50 colloqui bilaterali per il Governo elvetico durante il WEF
Questo contenuto è stato pubblicato al
I membri del Consiglio federale (eccezion fatta per Albert Rösti) hanno partecipato a numerosi colloqui (più di 50) nel corso del Forum economico mondiale di Davos che si conclude oggi, venerdì.
“I prezzi delle vacanze all’estero dovrebbero rimanere stabili quest’anno”
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi delle vacanze all'estero quest'anno dovrebbero rimanere stabili per l'insieme delle destinazioni: lo afferma Philipp von Czapiewski, direttore dell'operatore viaggi Tui Suisse.
Italia, Governo sotto accusa per aver liberato un generale libico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Irritazione nei confronti del Governo italiano per il caso dell’ufficiale libico ricercato per crimini di guerra e torture. Prima arrestato e poi liberato e riportato in Libia su un volo di Stato. Irritazione anche della Corte penale internazionale.
Donald Trump al WEF di Davos: “È iniziata l’età dell’oro”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"È stata una settimana storica per gli Stati Uniti. È iniziata l'età dell'oro". Lo ha detto il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump in videocollegamento con il Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
“La Svizzera si trova sotto pressione tra UE e USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera, stretta tra UE e USA, si trova "in una fase critica" riguardo alla tassazione delle imprese, ha dichiarato giovedì al WEF di Davos Karin Keller-Sutter. Bruxelles continua a esercitare "pressioni finanziarie" su Berna mentre Washington non sta alle regole.
Ginevra pensa alla cassa malati pubblica con premi del 20% inferiori
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se ne discute spesso in Ticino, ma Ginevra intanto fa sul serio: una cassa malati unica collegata a una rete sanitaria integrata potrebbe arrivare a ridurre i premi del 20%.
Al WEF è stato firmato un accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, e la Thailandia hanno firmato oggi a Davos (GR) un accordo di libero scambio, a margine del Forum economico mondiale (WEF).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Frontalieri, una normativa per regolare il telelavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il lavoro da casa della manodopera residente all'estero sarà regolato da una normativa specifica che attua le due soluzioni negoziate separatamente con la Francia e l'Italia.
Frontalieri, nuovi pesanti inasprimenti fiscali in vista
Questo contenuto è stato pubblicato al
Preoccupa il mondo del lavoro transfrontaliero la possibile soppressione di alcune agevolazioni tributarie nel nuovo accordo bilaterale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tengono a galla l'economia ginevrina ma non vivono in Svizzera. Per loro l'accesso al mercato del lavoro potrebbe esere ancor più ostacolato.
Qual è davvero la differenza di stipendio tra nuovi e vecchi frontalieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cifre alla mano la differenza di stipendio tra vecchi e nuovi frontalieri è evidente, soprattutto per i salari medio alti, tanto da spingere i potenziali nuovi frontalieri a rifiutare le offerte di lavoro ticinesi.
Non basta più un buon salario per attirare nuovi frontalieri in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
I frontalieri italiani oggi spesso rifiutano un lavoro in Ticino, cosa mai successa in passato. La nuova generazione punta maggiormente sull'equilibrio tra lavoro e vita privata.
Il nuovo accordo sui frontalieri non fa l’unanimità
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da una prima analisi politica ed economica la nuova intesa porterebbe a un riequilibrio del mercato del lavoro transfrontaliero. Ma per l'industria ticinese ha effetti negativi.
Vecchi frontalieri e la controversa lista dei comuni di confine
Questo contenuto è stato pubblicato al
I vecchi frontalieri della provincia di Sondrio non sono riconosciuti come tali dal Canton Ticino. Bellinzona non vuole versare per questi lavoratori parte del gettito fiscale ai comuni della provincia. Un problema di interpretazione delle norme nato nel lontano 1974.
Berna verifica se la tassa sanitaria a carico dei frontalieri sia legale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Confederazione vuole verificare se il balzello imposto da Roma ai vecchi frontalieri per finanziare il sistema sanitario italiano sia legale.
Offensiva contro i frontalieri? Industrie svizzere chiedono spiegazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nuovo regime fiscale, tasse sulla salute, telelavoro ridotto e riforma della fiscalità internazionale promossa da Roma creano fibrillazioni ai due lati del confine.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.