Il lavoro da casa della manodopera residente all'estero sarà regolato da una normativa specifica che attua le due soluzioni negoziate separatamente con la Francia e l'Italia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
La Camera bassa vota il progetto del Governo che vuole una base legale per impedire l’erosione delle entrate fiscali della Confederazione a causa dell’esplosione del lavoro da casa tra i frontalieri e le frontaliere. La palla passa ora al Consiglio degli Stati.
Come noto, ha esordito in aula Céline Amaudruz dell’Unione democratica di centro (UDC, destra) a nome della commissione, in seguito della pandemia in Svizzera è aumentato fortemente il ricorso al telelavoro, specie nel settore terziario.
Si tratta di una tendenza destinata a durare, secondo la consigliera nazionale ginevrina, che riguarda in particolare le e i salariati pendolari residenti all’estero. Tale situazione, tuttavia, confligge con il diritto fiscale della Confederazione.
Un freno alle perdite fiscali
Le convenzioni internazionali per evitare le doppie imposizioni, ha specificato Amaudruz, prevedono infatti che l’attività lavorativa dipendente venga tassata nello Stato in cui si è svolta fisicamente.
Con il telelavoro sarebbe dunque competente il Paese di residenza dell’impiegato/a e non quello dove ha sede il datore di lavoro, ha fatto notare la democentrista, secondo cui la Svizzera rischia di perdere ghiotte entrate fiscali alla luce anche delle centinaia di migliaia di frontalieri che ogni giorno attraversano il confine per motivi professionali.
Per risolvere il problema, la Svizzera ha negoziato accordi con l’Italia e la Francia, due degli Stati confinanti che contano il maggior numero di frontalieri/e, ha aggiunto la deputata democentrista.
Grazie a queste intese il telelavoro di un frontaliere può continuare a essere imposto in Svizzera fino a un certo limite (in Italia fino al 25% del tempo di lavoro annuale, in Francia fino al 40%). La nuova Legge federale sull’imposizione del telelavoro in ambito internazionale permetterà di creare le relative basi legali a livello nazionale. + Il telelavoro dei frontalieri deve essere tassato in Svizzera
La questione dei marittimi
Seppur d’accordo sulla necessità della legge e degli obiettivi perseguiti, il plenum si è diviso su un aspetto particolare del progetto che riguarda l’imposizione dei marittimi, ossia di quelle persone che lavorano sulle navi.
Il progetto governativo prevede infatti un’aggiunta alla normativa attuale in cui si precisa che i marinai a bordo di navi d’alto mare registrate nella Confederazione – quindi che battono bandiera svizzera come spiegato in aula dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter – siano esentati dall’imposta alla fonte.
La commissione avrebbe voluto rimanere alla versione della legge attuale, dove non si fa distinzione sull’origine del battello, sostenendo che tale cambiamento non era solo “cosmetico”, bensì di fondo e che quindi avrebbe dovuto essere trattato in altra sede.
Secondo il Partito liberale radicale (PLR), tale modifica avrebbe danneggiato gli armatori. Sembra infatti che un Cantone non prelevi alcuna imposta per la navi che non battono bandiera svizzera.
Tuttavia alla fine l’ha spuntata – anche se per 2 voti (92 contro 90) – una minoranza della commissione rappresentata in aula dal socialista Cédric Wermuth – e sostenuta anche dalla ministra delle finanze Keller-Sutter (PLR) – secondo cui la precisazione non fa che confermare la prassi attuale, così come specificato anche dai Cantoni dove hanno sede la maggior parte degli armatori (Ginevra e Zugo).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 l'aeroporto di Zurigo ha registrato un'ulteriore crescita. Sia il fatturato che l'utile sono stati nettamente superiori a quelli dell'anno precedente. Gli azionisti possono aspettarsi un dividendo più elevato.
Sgravi di 37 milioni per le acciaierie a causa del caro energia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I produttori di importanza strategica di ferro, acciaio e alluminio, attivi anche nel riciclaggio, potranno godere di uno sconto sull'uso della rete elettrica fino al 31 dicembre 2028 per uno sgravio complessivo di circa 37 milioni di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Trecentonovanta donne provenienti da tutta la Svizzera si sono riunite venerdì a Palazzo federale in occasione dell'imminente Giornata internazionale della donna, su invito della presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker (PLR/AG).
Rimane stabile il numero di persone italofone nell’amministrazione federale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il numero di italofoni in seno all'Amministrazione federale è rimasto stabile lo scorso anno rispetto al 2023. È quanto emerge dal rapporto sulla gestione del personale adottato venerdì dal Governo.
Analisi della parità salariale, il 50% delle aziende non rispetta la legge
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre la metà delle aziende non rispetta l'obbligo di eseguire un'analisi della parità salariale uomo-donna. Lo indica oggi il Consiglio federale spiegando che l'assenza di sanzioni per chi viola la legge spiega in parte questa situazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la prima volta nella sua storia, la compagnia aerea specializzata soprattutto nelle destinazioni per le vacanze Edelweiss ha raggiunto la soglia dei 900 milioni di franchi di fatturato, superando nettamente il record del 2023 di 830 milioni.
Tentato rapimento di un impiegato comunale a Pfäffikon
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un complottista che rifiuta l'esistenza dello Stato ha provato a sequestrare un giovane impiegato del Comune di Pfäffikon (canton Zurigo) a metà febbraio.
Direzione sviluppo e cooperazione: lo stop degli aiuti USA è “un vero terremoto”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La decisione degli USA di sospendere per 90 giorni i programmi di assistenza all'estero ha ripercussioni di portata vastissima. Secondo Patricia Danzi, responsabile della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) si tratta di "un vero e proprio terremoto".
Il Nazionale invita il Governo a cooperare con l’UE in materia di sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio Natzionale (la Camera bassa del Parlamento elvetico) ha adottato giovedì una dichiarazione volta a rafforzare il ruolo elvetico nella difesa europea.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Telelavoro dei frontalieri, accordo tra Berna e Roma
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si potrà svolgere da casa fino a un massimo del 25% dell'attività lavorativa senza conseguenze fiscali né sullo status di frontaliere.
Telelavoro per i frontalieri, l’Italia ufficialmente tentenna
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il telelavoro per i frontalieri sarà presto fuorilegge. Non tutto è perso. Dietro le quinte si starebbe lavorando a una soluzione definitiva.
Per il telelavoro dei frontalieri va trovato un accordo durevole
Questo contenuto è stato pubblicato al
A chiederlo un’interrogazione del deputato italiano Andrea Pellicini presentato giovedì al ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti.
Conto alla rovescia per il telelavoro dei frontalieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Corsa contro il tempo per scongiurare penalizzazioni fiscali alla manodopera transfrontaliera che lavora da casa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.