“Frontalieri valvola di sfogo”
Il responsabile lavoro della SECO: "I posti di lavoro persi in Ticino sono quelli dei non residenti"
Stando ai dati SECO (non da tutti ritenuti però sufficienti a dare una giusta dimensione al fenoemno) il tasso di disoccupazione in Ticino, malgrado un leggero aumento nella rilevazione mensile (passata dal 3,2% di settembre al 3,4 di ottobre), resta sostanzialmente stabile (-0,2% su base annua). Stabilità mantenuta tale anche grazie alla fluttuazione dei posti di lavoro occupati dai frontalieri. Lo sostiene il responsabile della divisione del lavoro della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), Boris Zürcher, ai microfoni dell’RG.
“Dal 2013 in Ticino si osserva una costante diminuzione del tasso di disoccupazione, anche se la percentuale è partita da un livello relativamente elevato – ha dichiarato Zürcher -. In particolare sembra che i posti di lavoro persi siano quelli occupati dai frontalieri che, in Ticino, hanno assunto una sorta di funzione di valvola di sfogo”. “Il numero di frontalieri – conclude il responsabile della divisione del lavoro della SECO – si è stabilizzato in Ticino, e questo è un andamento degno di nota”.
RSI/NEWS/Collegamento esternoRG/Red.MM/M.Ang.
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