Giornata mondiale vegana, assaggi a Lugano
Una dieta che raccoglie sempre più adesioni; anche il pediatra approva "se consapevolezza ed equilibrio sono i primi ingredienti"
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Giornata mondiale vegana celebrata anche a Lugano
Il 1° novembre, oltre che Ognissanti, è ora anche Giornata mondiale vegana, celebrata da un movimento che raccoglie sempre più adesioni anche in Ticino.
È una bancarella modesta, quella presente martedì in Piazza Dante a Lugano [cfr. video] per far assaggiare uno spezzatino vegano, ma suscita curiosità e centra l’obiettivo: “La gente si avvicina, ma i carnivori -soprattutto- non ne vogliono sapere”, racconta Anna Maria Lorefice, fondatrice del Club Ticino Vegano. “Poi assaggiano e rimangono sorpresi perché in fondo non è così male, anzi dicono che è buono”.
“Noi siamo oltre 200, però ci sono una miriade di gruppi in Facebook, di persone che si incontrano, che fanno feste. In Canton Ticino c’è davvero tanto fermento”.
Una scelta alimentare, quella vegana, definita “non violenta” perché scaturita dal rifiuto dell’uccisione e dello sfruttamento degli animali.
“Ci sono vari tipi di vegani”, precisa Lorefice, “io sono una vegana etica, cioè questa scelta non è dovuta a un fatto di salute o di moda ma perché mi sono resa conto della grande sofferenza che gli animali vivono per darci la cosiddetta proteina, la maglietta di lana, lo stivale di pelle, eccetera”.
Al bando però ogni estremismo: anche il veganismo va dosato rispettando i limiti del nostro corpo. “Una dieta strettamente vegana può essere nociva soprattutto nella fase della gravidanza o nella fase dei primi anni di vita”, spiega il pediatra Paolo Peduzzi.
La questione è sempre quella, la carenza della vitamina B12, fondamentale per il funzionamento del cervello: “Il problema della B12 c’è anche nell’adulto, però se nell’adulto appare dopo alcuni anni addirittura che una persona si nutre secondo una disciplina vegana molto ferrea, nel bambino può essere presente molto prima ed è un problema grave”.
Ma risolvibile con l’assunzione preventiva di integratori o preparati specifici, per i quali anche i vegani devono scendere a dei compromessi. Nel complesso l’alimentazione vegana è tutt’altro che preoccupante.
“Io fino ad ora ho avuto delle esperienze molto positive perché ho incontrato sempre gente estremamente attenta a quello che da da mangiare ai figli, per cui non ho ragazzi sovrappeso o che abbiano carenze. Sono dei vegani molto coscienti”.
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