“Ha qualcosa da dichiarare”?
Frontaliers, la sit-com che gioca sull'incontro/scontro tra un doganiere svizzero ed un lavoratore frontaliere italiano
Il “frontaliere” è colui che abita in una zona di confine tra due stati e, ogni giorno, “espatria a tempo determinato” nel paese estero per poi rientrare entro sera a casa propria, quando ha finito di lavorare. Ma non solo. I frontalieri rappresentano un flusso quotidiano di lavoratori che si riversa nelle dogane del Ticino ad orari precisi. E’ un fenomeno sociale che trova radici in accordi europei siglati tra diversi stati e la Confederazione Svizzera (Accordi di Schengen), e che viene spesso evocato come una delle ragioni alla redice di alcune problematiche ticinesi quali il dumping salariale e la disoccupazione.
Se la si volesse circoscrivere geograficamente, il frontaliere è una realtà parallela, dinamica, eterogenea che prende forma tra le province dell’Insubria, quell’area che si estende tra le province di Como, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Lecco, Novara e il Ticino.
«I frontaliers» è una fortunata serie di sketch realizzati dalla terza rete della radio RSI. Gli autori iniziano dapprima con una serie radiofonica., poi, visto il grande successo dell’esperimento, qualche anno dopo decidono di realizzare la versione video. Nascono una trentina di sketch distribuiti dalla RSI attraverso dvd, il cui ricavato è andato in benficienza. Una serie che riassume i tormentati rapporti transfrontalieri fra gli abitanti dei due versanti del confine.
Due culture diverse, due storie collegate, due stati che ogni giorno si confrontano e relazionano. I Frontaliers sono il risultato di questo fenomeno sociale, politico e culturale di cui alla Garbatella di Roma nessuno (ancora) ha sentito parlare.
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