Il celebre sistema dei “pizzini”, usato dai criminali per impartire istruzioni, è approdato anche nelle carceri ticinesi. Alcuni giorni fa, dopo una visita alla prigione della “Farera”, la moglie di un detenuto è stata trovata in possesso di un paio di bigliettini, i cosiddetti “pizzini”, nel tentativo di condizionare le indagini avviate contro di lui.
L’episodio rischia di avere strascichi anche sul fronte penale. Non per il detenuto, ma per la moglie. Contro di lei la procura ha aperto infatti un procedimento penale. Favoreggiamento il reato ipotizzato.
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