La commissione paritetica dell’edilizia ha bloccato dodici cantieri in Ticino per il mancato versamento degli oneri sociali e dei contributi allo Stato. È una prima per il cantone, che lancia così un segnale forte contro la "mala edilizia". La misura è in corso da due giorni ma è stata revocata in quanto è già stato raggiunto un accordo con le due imprese interessate per il pagamento dilazionato dei debiti.
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tvsvizzera.it/Zz con RSi (Quotidiano del 23.08.2017)
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La commissione paritetica dell’edilizia ha lanciato un segnale forte nel canton Ticino. Dodici cantieri sono stati bloccati due giorni fa in seguito a un ordine di sospensione nei confronti di due imprese di costruzione. Viene dunque applicato per la prima volta un articolo del contratto collettivo che ha lo scopo di contrastare la “mala edilizia”.
Le due aziende non sono membri della società degli impresari costruttori e avrebbero debiti per oneri sociali nei confronti dello Stato per circa un milione di franchi. Gli operai, tuttavia, sono sempre stati pagati regolarmente.
Il blocco ha spinto i titolari a trovare rapidamente una soluzione. Un accordo è stato già raggiunto. Quest’ultimo prevede un pagamento dilazionato di quanto dovuto e i cantieri potranno tornare in attività giovedì.
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