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Niente più “scusi, posso usare il bagno?”

Una tazzina di caffè, una bustina di zucchero e un giornale su un tavolino all aperto. Avventori del bar sfocati.
Quanti caffè bevuti controvoglia, per poter usare i servizi (immagine d'archivio). Keystone

Locarno potrebbe diventare la prima città a sud delle Alpi con una rete di bar e ristoranti che mettono a disposizione i servizi igienici senza obbligo di consumazione. Una prestazione per la quale il Comune è disposto a versare un contributo.

Molti esercenti concedono l’uso dei bagni spontaneamente, o perlomeno chiudono un occhio durante le manifestazioni con forte affluenza. Ma se il servizio fosse istituzionalizzato, tutti sarebbe più semplice.

Come a Bienne, città bilingue tra la Svizzera francese e tedesca, dove turisti e abitanti possono consultare la mappa delle toilette a libero accesso e passeggiare sereni. 

L’iniziativa si chiama Die nette Toilette – Toilettes accueillantesCollegamento esterno. Nessun caffè bevuto controvoglia, nessun malinteso se ci si dirige verso i bagni prima di passare dal bancone.

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L’idea, per Locarno, è stata lanciata da una commissione di quartiere. Gli esercenti, premesso che il Comune potrebbe in qualche modo indennizzarli, non sono tutti contrari. Ma il timore che la clientela, poi, si fermi solo per andare in bagno c’è.

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