Gran San Bernardo bloccato “almeno fino a metà gennaio”
Il tunnel del Gran San Bernardo dovrebbe riaprire a metà gennaio 2018. Il traforo che collega il Vallese alla Valle d’Aosta era stato chiuso al traffico il 21 settembre a causa del cedimento di materiale dal soffitto della galleria nella parte italiana. Il blocco dell'asse, totale dopo la chiusura del passo all'inizio di questo mese, colpisce duramente l'economia della zona e i molti frontalieri che non hanno più la possibilità di recarsi al lavoro in tempi ragionevoli.
La data del 15 gennaio, indicata venerdì dal presidente del Tunnel del Gran San Bernardo SA (TGSB), Olivier Français, non è ancora ufficiale, perché al momento la parte italiana non ha comunicato a quella elvetica chi sarà incaricato dei lavori di riparazione. L’inizio di questi ultimi sarebbe “imminente” e una volta cominciati ci dovrebbero volere 30-40 giorni per rimettere in sicurezza il traforo.
Se il termine sarà confermato, la perdita per TGSB, che gestisce la metà svizzera della galleria, sarà di 2,5 milioni di franchi, cifra che sale a 6 milioni se si considera anche la parte italiana. I costi della riparazione, a carico della società italiana SITRASB SpA, sono stimati tra gli 1,2 e gli 1,5 milioni.
La causa di una chiusura così lunga sarebbe da ricercare nella lentezza delle procedure in Italia, secondo Olivier Français, che ha voluto sottolineare come le strutture nella parte svizzera siano costruite in modo diverso e siano sottoposte a una regolare manutenzione.
Ma non sono solo le società responsabili della galleria ad essere economicamente danneggiate dall’interruzione della strada. Anche il passo è chiuso dall’inizio di novembre e i molti frontalieri italiani che utilizzano quest’asse per recarsi in Svizzera a lavorare devono passare da Chamonix, cosa che può costare loro fino a due ore di tragitto in più. In alternativa devono trovare il modo di alloggiare nella Confederazione fino a che il problema non sarà risolto, una soluzione costosa che pochi possono scegliere.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.